La scomparsa di Arnaldo Pomodoro, figura titanica dell’arte contemporanea, ha lasciato un vuoto palpabile nel panorama culturale milanese e globale. Il sindaco Giuseppe Sala, con un messaggio sentito sui suoi canali social, ha espresso il cordoglio per la perdita di un artista che ha saputo, attraverso la scultura, interrogare il tempo, lo spazio e l’esistenza umana.Pomodoro, spento all’età di 99 anni, non fu semplicemente un artista; fu un filosofo dell’opera, un pensatore che tradusse in forme metalliche complesse e affascinanti le ansie e le speranze del nostro tempo. La sua arte, caratterizzata da un linguaggio ermetico e da una tecnica impeccabile, si è evoluta nel corso di una carriera lunghissima, spaziando dalla figurazione all’astrazione, per poi trovare la sua compiutezza in quelle sculture monumentali che lo hanno reso celebre.Le sue opere non sono decorazioni, ma vere e proprie installazioni concettuali, capaci di dialogare con l’ambiente circostante e di stimolare una riflessione profonda nello spettatore. La ripetizione ossessiva di motivi geometrici, come la sfera o il disco, suggerisce un’idea di infinito, di ciclicità, di universo in continua trasformazione. Le superfici lavorate con una precisione maniacale, a volte lucide e riflettenti, a volte opache e ruvide, creano un gioco di luci e ombre che accentua la loro monumentalità e il loro mistero.Pomodoro ha saputo coniugare l’eredità della scultura classica con le istanze dell’arte contemporanea, creando un linguaggio originale e inconfondibile. Il suo lavoro ha influenzato generazioni di artisti e ha contribuito a ridefinire il ruolo della scultura nel mondo contemporaneo. La sua presenza a Milano, città che ha profondamente amato e che lo ha riconosciuto e sostenuto, lascia un segno indelebile. Le sue opere, disseminate in spazi pubblici e in collezioni private, testimoniano un legame profondo con il territorio e con la comunità. La sua scomparsa ci priva di una voce originale e di uno sguardo profondo, capace di interpretare il nostro tempo con lucidità e poesia. Mancherà la sua capacità di sorprendere, di provocare, di far riflettere. La sua opera, tuttavia, resterà un patrimonio prezioso per le future generazioni, un invito a interrogarci sul senso dell’esistenza e sulla bellezza del mondo.
Arnaldo Pomodoro è scomparso: un gigante dell’arte lascia un vuoto.
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