Carlo Conti: Tra Sanremo, Innovazione e il Ricambio Generazionale nella RaiDogliani, cuore pulsante delle Langhe, ha ospitato l’atto iniziale del Festival della Tv, un crocevia di riflessioni su media e cultura. Al centro del dibattito, Carlo Conti, direttore artistico di un evento che si è saldamente impresso nel tessuto culturale italiano: il Festival di Sanremo. L’intervista di Alessandra Comazzi ha svelato aspetti meno noti del suo approccio al ruolo e ha offerto una panoramica sul futuro della Rai.La simbiosi tra Sanremo e la Rai è indiscutibile, un legame indissolubile che genera una forza organizzativa e creativa senza pari. Conti sottolinea come la sua visione non si concentri sulla mera comparazione con le edizioni passate, bensì sull’ambizione di creare un’esperienza coinvolgente e memorabile per il pubblico. La responsabilità nella selezione delle canzoni, elemento cruciale per il successo del festival, è un peso che sente profondamente. Il processo di selezione, un vero e proprio “setaccio”, è sottoposto a un flusso inarrestabile di proposte, proveniente sia da artisti affermati che da emergenti, con numeri impressionanti che superano il migliaio di candidature.Il futuro di Sanremo e della Rai si proietta attraverso il prisma del ricambio generazionale, un fenomeno in atto che riecheggia il passaggio di testimone avvenuto in passato, quando figure come Baudo, Corrado e Bongiorno cedettero il passo a nuove promesse. Oggi, la leadership è nelle mani di sessantenni che gradualmente lasciano spazio a una nuova generazione di talenti come Cattelan e De Martino. Quest’ultimo, in particolare, viene elogiato per la sua energia, la sua versatilità e la sua solida preparazione, frutto di un percorso artistico che affonda le radici nella danza.L’avvento dei social media ha amplificato esponenzialmente l’impatto di ogni evento, trasformando il pubblico in un tribunale popolare in tempo reale, pronto a esprimere giudizi impetuosi e spesso improvvisati. Conti, con un sorriso, paragona questa dinamica all’entusiasmo che anima i tifosi durante le partite della Nazionale.L’emozione ha permeato l’incontro quando Conti ha rievocato la perdita dell’amico Fabrizio Frizzi, un evento traumatico che lo ha spinto a rivalutare le sue priorità e a optare per un ritorno alla vita fiorentina, conciliando gli impegni professionali con la possibilità di trascorrere più tempo con la famiglia.Il sogno nel cassetto di Conti, una rubrica dedicata alla pesca in Linea Blu, rivela una passione autentica e un desiderio di condivisione che si scontra con la sua natura riservata. L’ironia con cui affronta l’argomento sottolinea il suo distacco dal mondo dei social media, dove preferisce mantenere un profilo basso, proteggendo la privacy dei suoi cari. La consapevolezza del tempo che passa si manifesta nel desiderio di ritirarsi quando il pubblico smetterà di riconoscerlo per strada, segnando così la fine di un percorso professionale ricco di successi e di emozioni, ma anche l’inizio di una nuova fase, dedicata ad altri interessi e passioni.