Cesare Cremonini: Un Viaggio Sonoro e Visionario a San SiroSan Siro si trasforma in un palcoscenico monumentale per Cesare Cremonini, accogliendo un’onda umana di 57.000 spettatori in un’esperienza che trascende il semplice concerto. È un viaggio, un pellegrinaggio attraverso paesaggi interiori ed esteriori, una narrazione corale in cui si intrecciano emozioni, ricordi e un profondo senso di connessione. A condividere questo percorso, due figure emblematiche del panorama musicale italiano: Elisa, la voce cristallina e potente, e Luca Carboni, l’icona del rock italiano, che si uniscono a Cremonini in performance memorabili.Il concerto si apre con “Alaska Baby”, brano che dà il titolo all’ultimo album e che rappresenta per l’artista un punto di svolta, un’esplorazione di terre lontane e di un rinnovato senso di sé, come un’odissea che lo ha portato fino alle regioni più remote degli Stati Uniti. Il repertorio spazia poi dalle prime, iconiche, creazioni di *Bagus* a brani più recenti, una celebrazione del percorso artistico di Cremonini, arricchita da un sistema audio all’avanguardia che garantisce un’esperienza sonora avvolgente e omogenea in ogni angolo dello stadio.Cremonini esprime il desiderio di condividere i luoghi che hanno segnato il suo cammino, invitando il pubblico a unirsi a lui in una sorta di catarsi collettiva: “Non voglio più tornarci da solo, voglio portarvi con me, città dopo città, deserto dopo deserto.” È un invito a trasformare il dolore e l’amore in musica, in liberazione, in calore umano.L’allestimento scenico è un capolavoro di tecnologia e creatività. Imponenti ledwall, coronati da cerchi luminosi che sigillano l’identità visiva del tour, proiettano immagini evocative: deserti sconfinati, paesaggi glaciali, coreografie visive che amplificano l’intensità emotiva della musica. La direzione artistica, curata da Claudio Santucci di Gioforma, affiancata dal videodesign di NorthHouse – un team con un curriculum impressionante, che spazia dal giubileo di platino della Regina Elisabetta ai concerti dei Coldplay – e dal disegno luci di Mamo Pozzoli, eleva l’esperienza a un livello superiore.L’esecuzione di *Alaska Baby* nel live non si limita a una semplice vetrina dei nuovi brani, né si riduce a un nostalgico karaoke. Cremonini ambisce a qualcosa di più profondo, una comunione tra artista e pubblico. “Acrobati” si fa ancora più suggestiva con l’utilizzo di un pianoforte di ghiaccio e l’esibizione di performer acrobatici all’interno di cerchi luminosi.La serata è costellata di momenti di rara intensità: l’esordio di canzoni finora inedite, l’emozionante dedica a “Ragazze facili”, un inno di speranza per chi si sente ancora indifeso. L’apparizione in video di Jovanotti per “Mondo”, preludio alla sua partecipazione alla data romana con Carboni. La performance di “Logico #1” e “Grey Goose” culmina in un momento di liberazione, con Cremonini che si toglie la maglietta. La presenza di Elisa, accolta come una vera regina, introduce un’atmosfera surreale con “Aurora Boreale”, un tripudio di luce e suono che si traduce in un’illusione ottica creata dai laser. L’abbraccio tra i due artisti, unito alla fisarmonica di Cremonini, culmina in “Figlio di un re”. L’incontro con Luca Carboni, un ritorno tanto atteso, scatena l’entusiasmo del pubblico con l’esecuzione di “San Luca” sullo sfondo virtuale dei portici bolognesi, un omaggio alle origini.Il concerto si conclude con un crescendo di energia, con l’esibizione di *50 Special*, *Ballo*, e con la partecipazione di tutti i presenti nell’esecuzione corale di *Marmellata #25*, *Poetica*, *Nessuno vuol essere Robin* e *Un giorno migliore*, un regalo al pubblico e un sigillo a un’esperienza indimenticabile.
Cremonini a San Siro: Un Viaggio Sonoro e Visionario
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