La scomparsa di Emilio Fede, figura imprescindibile del giornalismo italiano, ha segnato una cesura nella cronaca nazionale.
Il celebre conduttore, scomparso all’età di 94 anni nella residenza per anziani San Felice di Segrate, lascia un’eredità professionale e umana di inestimabile valore.
La notizia, diffusa ieri, ha suscitato un’ondata di commozione e ricordi, testimonianza del profondo legame che Fede aveva saputo instaurare con il pubblico nel corso di una carriera lunghissima e ricca di avvenimenti.
La decisione della famiglia, guidata dalla figlia Sveva, riflette un desiderio espresso dal giornalista stesso, una sorta di testamento spirituale che esprime una visione intima e personale del saluto finale.
“Papà diceva sempre ‘quando accadrà voglio andarmene da solo alle 6 del mattino’ e abbiamo voluto rispettare il più possibile le sue volontà”, ha dichiarato Sveva Fede, illustrando un approccio al lutto che privilegia la riservatezza e l’autonomia espressa dal defunto.
L’assenza di una camera ardente aperta al pubblico, sebbene possa apparire inusuale, si configura come un atto di profondo rispetto verso la personalità complessa e talvolta riservata di Emilio Fede.
La vita di Fede, costellata di successi e controversie, si è intrecciata con la storia recente del nostro paese.
Da cronista a conduttore, ha narrato eventi cruciali, diventando una voce familiare per generazioni di italiani.
Il suo stile diretto, a volte provocatorio, ha contribuito a definire un certo modo di fare giornalismo, caratterizzato da un forte impegno civile e da una profonda attenzione ai dettagli.
Le esequie, previste per giovedì 4 settembre alle ore 16 nella parrocchia di Dio Padre, a Milano 2, saranno presiedute dal parroco don Gianni Cazzaniga.
Sarà un momento di raccoglimento e memoria, un’occasione per celebrare la vita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel panorama mediatico italiano e nel cuore di molti.
La scelta di una celebrazione in una parrocchia testimonia, inoltre, la fede e le radici profonde che hanno accompagnato il giornalista nel suo percorso umano e professionale.
L’eredità di Emilio Fede, fatta di cronaca, approfondimento e indagine, continuerà a ispirare e a far riflettere le nuove generazioni di giornalisti.