domenica 10 Agosto 2025
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Jackie Chan a Locarno: un’icona tra abbracci e riflessioni

Il Locarno Film Festival si è illuminato ieri sera con l’arrivo di Jackie Chan, un’icona indiscussa del cinema mondiale, accolto da un’ondata di entusiasmo e un mare di flash.

Accompagnato da due buffi panda di peluche, l’attore, regista e produttore cinese ha incantato i fan presenti sul red carpet, testimoniando un legame profondo con il pubblico che lo acclama da decenni.
La cerimonia di premiazione sulla suggestiva Piazza Grande ha offerto un’occasione per celebrare non solo il suo eccezionale talento cinematografico, ma anche la sua straordinaria capacità di fondere l’arte marziale con la comicità, un connubio unico che ha ridefinito il genere action e affascinato intere generazioni di spettatori.

Giona A.

Nazzaro, direttore artistico del festival, ha sottolineato come Chan abbia saputo incarnare una maestria tecnica impeccabile, arricchita da un’innata capacità di innovazione e sperimentazione.

Nel suo discorso, Jackie Chan ha condiviso un ricordo commovente, un aneddoto che rivela una riflessione profonda sul tempo, sulla longevità e sull’eredità.

“Ricordo – ha esordito – un giorno lontano, quando avevo diciassette anni.

Mio padre, un uomo di grande esperienza, stava preparando una cena per l’ambasciata americana.

Ero lì, in cucina, a osservarlo al lavoro.

Improvvisamente, si è voltato verso di me e mi ha chiesto: ‘Figlio mio, io ho sessant’anni e posso ancora cucinare.

Tu, potrai ancora combattere quando ne avrai sessanta?’ Ero spiazzato, interdetto.

Non sapevo cosa rispondere.
Ma oggi, a settantuno anni, posso affermare con certezza di essere ancora in grado di farlo.
” L’episodio, apparentemente semplice, racchiude un messaggio universale sulla perseveranza, sulla disciplina e sulla sfida continua di superare i propri limiti, un tema ricorrente nell’opera e nella vita dell’attore.
Al di là dell’aspetto performativo e della celebrazione del suo successo, Jackie Chan ha voluto lanciare un messaggio di speranza e unità per il mondo intero.
Ha invocato un’atmosfera di amore e pace, auspicando un futuro improntato alla comprensione reciproca e alla collaborazione.

Conclusione particolarmente sentita è stata la sua dichiarazione in italiano: “Vi amo!”, accompagnata da una pioggia di baci indirizzati al pubblico presente, un gesto spontaneo che ha sigillato un momento di intensa emozione e condivisione.

Un’immagine potente, capace di trascendere le barriere linguistiche e culturali, lasciando un’impronta indelebile nella memoria del festival e dei suoi spettatori.

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