sabato 9 Agosto 2025
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Kechiche Ritorna: Mektoub, Canto Due Tra Polemiche e Nuove Possibilità

Abdellatif Kechiche riemerge nel panorama cinematografico con “Mektoub, My Love: Canto Due”, opera conclusiva di un progetto ambizioso e controverso iniziato nel 2017.
Il film, presentato in Concorso Internazionale al Locarno Film Festival, rappresenta un capitolo finale di una narrazione a tappe, iniziata a Venezia con “Canto Uno” e proseguita a Cannes con “Intermezzo”, un percorso artistico segnato da un vortice di polemiche e accuse che hanno profondamente incrinato la sua reputazione.
Le accuse di condizioni di lavoro inaccettabili, di comportamenti sessisti e di una rappresentazione eccessivamente oggettivante del corpo femminile hanno oscurato, per anni, il percorso creativo del regista.

L’accusa di violenza sessuale, seppur conclusasi con l’archiviazione del caso per mancanza di prove, ha contribuito a creare un clima di sospetto e a ritardare l’uscita di “Canto Due”, ostacolato anche da difficoltà finanziarie della casa di produzione.
La sua assenza al festival di Locarno, a riprova del profondo solco che separa il suo operato dal dibattito pubblico, non smorza la curiosità e l’aspettativa suscitata dal film.
“Canto Due” riprende il filo della storia iniziata con i primi due capitoli, concentrandosi sull’evoluzione dei suoi protagonisti: Amin, Ophelie e Tony, ormai adulti.

La crescita di Amin, segnata dall’abbandono degli studi parigini per inseguire un sogno cinematografico, lo riporta a Sète, la sua città natale.
Qui, un incontro inatteso con Jack, un produttore americano in vacanza, e sua moglie Jess, attrice di successo, darà una svolta inaspettata al suo destino.
L’ospitalità offerta nella trattoria della madre di Amin si trasforma in un’opportunità professionale, con la richiesta di presentare la sua sceneggiatura a Jack.
La dinamica tra i personaggi si fa più complessa: Ophelie, tormentata dalla gravidanza e dalla promessa matrimoniale con Clément, affronta scelte dolorose; Tony, prigioniero della sua indole ed incapace di assumersi responsabilità; Amin, diviso tra l’ambizione e la responsabilità familiare.

L’arrivo di Jack e Jess introduce un elemento di alterità e di potenziale cambiamento, aprendo la strada a nuove possibilità e a nuove sfide per il giovane regista.
L’incontro con il produttore americano non si rivela semplice, ma è il catalizzatore di una metamorfosi personale e artistica che sembra destinata a riscrivere il futuro di Amin, e forse, anche quello di Kechiche stesso, al di là delle ombre del passato.
L’opera si prospetta come un’esplorazione intensa delle relazioni umane, dei sogni infranti e delle seconde possibilità, un viaggio introspettivo che promette di interrogare il pubblico tanto quanto i suoi protagonisti.

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