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domenica, 18 Maggio 2025
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La cultura per il futuro: Unesco e sviluppo inclusivo

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La cultura come motore di crescita economica e sviluppo inclusivo: un’agenda per l’UnescoL’avanzare della tecnologia ha lasciato in eredità una società in cui la pace e la comprensione sono più che mai necessarie. L’Unesco, Organisation delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, è un’istituzione che si propone di facilitare la condivisione delle espressioni culturali dei diversi paesi per costruire ponti tra loro. Tra i suoi pilastri fondanti ci sono educazione, cultura e scienze.Nel mondo in cui viviamo, gli sviluppi tecnologici hanno creato una società che richiede la nostra attenzione sulla pace e comprensione. L’Unesco, che da sempre è al fianco della cooperazione e comprensione tra tutti i paesi, sta lavorando per sollecitare più cooperazione e una migliore conoscenza delle differenze tra culture e esperienze tra i paesi.Uno dei candidati alla direzione dell’istituzione è Gabriela Ramos. Ramos sostiene che la cultura deve seguire il trend del settore finanziario nel contrasto al cambiamento climatico, così come sono stati creati i green bonds. Il suo sogno è quello di creare un futuro dove ai Green bonds possano seguire Cultural bonds in grado di finanziare progetti culturali ad alto impatto positivo.Ramos indica come gli investimenti impattanti e profittevoli sui beni culturali siano fondamentali per garantire accesso alle scuole o alla diffusione dell’apprendimento musicale. Tuttavia, non sono solo questi i possibili esempi: gli investimenti potrebbero essere fatti anche su un maggior numero di progetti, come ad esempio la tutela del patrimonio culturale.I tre candidati che aspirano alla direzione generale dell’Unesco sono Gabriela Ramos, Khaled El Enany e Firmin Edouard Matoko. La presidente del Messico Claudia Sheinbaum ha indicato Gabriela come Dg. Ramos spiega di volere l’Unesco più incisiva e agile per contribuire al dialogo in modo efficace e far sì che la nostra organizzazione diventi più responsabile nella creazione di un mondo di pace.Gli interventi di Ramos sono orientati anche verso il supporto all’empowerment femminile e l’inclusione. La Dg candidata propone azioni per favorire le donne in termini di accesso alle scuole, eredità, lavoro e uscita da soli. L’unico standard internazionalmente riconosciuto nell’intelligenza artificiale è proprio quello dell’Unesco.L’obiettivo dell’Unesco nella materia è mettere l’accento sulle differenze che le tecnologie possono fare per la società, ad esempio diventare più efficienti e produttivi, superare la povertà, salvare gli oceani. È importante che si punti anche a salvaguardare i diritti umani.La Dg candidata sostiene di dover far sì che l’Unesco possa essere un istituzione che trovi soluzioni ai problemi concreti e che porti i paesi a confrontarsi con le sfide globali, usando il multilateralismo. La sua idea è quella di utilizzare la grande forza dell’istituzione, cioè l’unione delle differenze tra culture.Ramos propone anche azioni concrete per il futuro, come ad esempio lo sforzo per restaurare edifici storici distrutti dall’Isis a Mosul o altri siti destrutturati da guerre. L’Italia è presente in primo piano con la sua generosità finanziaria e l’aiuto nella conservazione del patrimonio culturale, specialmente per i paesi più poveri.In questa prospettiva si può vedere come le azioni di Gabriela Ramos siano finalizzate a costruire ponti tra culture differenti, valorizzare il patrimonio culturale e favorire la comprensione.

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