Il giorno dell’Immacolata, il palcoscenico di ‘La Pennicanza’ su Rai Radio2 si è illuminato di riflessioni, aneddoti e un’inattesa ventata di cultura pop.
L’atmosfera, intrisa di ironia e leggerezza, ha preso spunto dalla recente Prima alla Scala, evento che, pur nella sua grandiosità e nella potenza lirica che lo contraddistingue, ha sollevato un interrogativo amaro: a chi giova veramente un’esperienza artistica di tale portata?Fiorello, con il suo sguardo acuto e disincantato, ha sottolineato come l’attenzione del pubblico, apparentemente catturata dalla performance, si sia in realtà riversata su un altro canale televisivo, dove Gerry Scotti ha festeggiato un notevole successo di ascolti.
Una constatazione che invita a riflettere sul rapporto tra cultura alta e intrattenimento popolare, e sulla capacità di quest’ultimo di attrarre e fidelizzare il pubblico.
L’assenza del Presidente Mattarella, giustificata in una surreale telefonata, ha offerto l’occasione per un’ulteriore osservazione pungente: il teatro, un tempo fulcro di fasti ineguagliabili, rischia di essere offuscato dall’ignoranza, come dimostra la confusa identificazione di Lady Macbeth con Lady Gaga.
L’incontro con Rita De Crescenzo, autrice dell’originale “gita culturale” a Roccaraso, tra corazzieri, neve e selfie, ha introdotto un elemento di leggerezza e spontaneità.
La condivisione di storie e immagini sui social media ha testimoniato la capacità di unire generazioni e culture in un contesto informale e divertente.
Il momento clou è stata la videochiamata con Can Yaman, l’affascinante protagonista di Sandokan. L’attore, poliglotta e intellettuale, ha sorpreso tutti con la sua profonda conoscenza di lingue e culture diverse.
La sua passione per lo studio, rivelata con un tocco di malinconia, ha messo in luce un lato inatteso della sua personalità, a contrasto con l’immagine del divo televisivo.
La sua dichiarazione di tifo per la Roma, e la proposta di recitare in una commedia insieme a Fiorello, hanno creato un’atmosfera di complicità e divertimento.
L’ironica battuta finale, che lo vedrebbe interpretare il padre di Fiorello nella seconda stagione di Sandokan, ha concluso il segmento con una nota di leggerezza e autoironia.
Infine, Fiorello ha sottolineato la bravura e la cultura di Can Yaman, riconoscendo il suo impegno intellettuale e la sua capacità di coniugare successo televisivo e rigore accademico.
La rivelazione di Yaman di essere laureato in giurisprudenza e di aver esercitato la professione forense per breve tempo, ha aggiunto un ulteriore tassello al suo profilo, confermando che, al di là del suo fascino esteriore, si tratta di un uomo colto e appassionato.
Una riflessione sul valore dell’istruzione e sulla possibilità di reinventarsi, anche quando si raggiunge il successo.




