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martedì 11 Novembre 2025

L’Angelo del Focolare: Violenza Domestica e Rituali Oscuri al Piccolo Teatro

“L’Angelo del Focolare”, l’ultima creazione di Emma Dante, si svela al Piccolo Teatro di Milano come un’implacabile disamina della violenza domestica, trascendendo la cronaca per elevarsi a una riflessione mitica e rituale.
Non si tratta di una mera rappresentazione di abusi, ma di un’immersione profonda nella psiche di una donna intrappolata in un ciclo di oppressione, un’esistenza frammentata e ripetitiva dove il dolore fisico si fonde con la sofferenza invisibile.

Il dramma, diretto da Claudio Longhi, non si limita a denunciare la brutalità maschile, ma ne analizza le radici culturali e sociali, quei discorsi e pratiche divenute così pervasive da sfumare nell’invisibilità, anestetizzando la coscienza collettiva.
Dante, attraverso una regia potente e un linguaggio scenico incisivo, rivela la pervasività di un sistema che perpetua la violenza, un sistema alimentato dall’indifferenza e dalla complicità silenziosa.

La protagonista, figura eterea e lacerata, è un’entità sospesa tra la morte e la resurrezione, un’immagine archetipica della donna martire, costretta a sopportare una sofferenza incommensurabile.

Ogni aggressione, ogni mattinata di ricostruzione, simboleggia la resilienza, ma anche la profonda ferita che la società infligge.

L’azione scenica, carica di simbolismo, trasforma l’abuso in un rito macabro, una danza dolorosa che incatena la donna a un destino apparentemente ineluttabile.
La scelta di collocare una recita il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, non è casuale, ma un chiaro invito alla riflessione e all’azione.

“L’Angelo del Focolare” vuole essere uno specchio impietoso che riflette le ombre del nostro tempo, un monito per non rimanere inerti di fronte alla sofferenza altrui.
Il percorso dello spettacolo, dopo Milano, si snoderà attraverso diverse città italiane, da Napoli a Verona, fino a toccare centri come Mestre, Piacenza, Firenze, Lugano, Vicenza, Udine, Cremona, Sarzana, Pontedera, Savona, Pistoia, Rovereto, Bari, estendendo la portata del messaggio e coinvolgendo un pubblico sempre più vasto.

Più che un semplice spettacolo teatrale, “L’Angelo del Focolare” si configura come un’opera d’arte impegnata, un grido d’allarme che spera di scuotere le coscienze e di contribuire a un cambiamento culturale profondo.
La sua risonanza va oltre i palcoscenici, invitando a una decostruzione urgente delle strutture di potere che alimentano la violenza di genere.

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