venerdì 5 Settembre 2025
24.8 C
Milano

MiTo Festival: Musica, Memoria e Commozione alla Scala

La stagione del MiTo Festival si è aperta a Milano con un’inaugurazione profondamente intrisa di significato, un crogiolo di musica, memoria e commozione, orchestrata dalla London Symphony Orchestra sotto la direzione magistrale di Sir Antonio Pappano.
L’evento, che ha visto la prestigiosa orchestra britannica esibirsi sul palco del Teatro alla Scala, ha assunto un’aura ancora più solenne a seguito della scomparsa di una figura emblematica per la città, omaggiata da un minuto di silenzio voluto dal Sindaco Giuseppe Sala.
Il programma, attentamente congegnato, ha rappresentato un percorso emotivo attraverso la musica del XX secolo.
L’apertura con l’ouverture di *Candide* di Leonard Bernstein, un’opera che gioca con la leggerezza e l’ironia, ha preparato l’ascolto per l’intensità emotiva che sarebbe seguita.

Il concerto n.
2 per pianoforte e orchestra di Sergej Prokof’ev, interpretato con straordinaria maturità dal pianista coreano Seong-Jin Cho, vincitore del prestigioso Concorso Chopin, si è rivelato un fulcro lirico della serata.
La sua abilità tecnica, unita a una profonda sensibilità interpretativa, ha permesso di cogliere le sfumature più intime e dolenti della composizione, evocando un senso di malinconia e riflessione che sembrava risuonare in un’eco silenziosa per il lutto cittadino.

Prokof’ev, con la sua capacità di fondere la tradizione romantica con un linguaggio modernista, ha offerto un ponte musicale tra passato e presente, tra la celebrazione della vita e la contemplazione della perdita.
La seconda parte del concerto è stata dedicata all’opera di Aaron Copland, compositore americano che ha saputo distillare l’essenza del paesaggio e della cultura americana in un linguaggio musicale unico, caratterizzato da sonorità ampie e solenni.

La Sinfonia n.
3, con le sue ampie sezioni corali e i suoi momenti di intensa drammaticità, ha offerto un panorama sonoro di vasta portata, culminando in un’esplosione di energia e ottimismo.
In un gesto di profonda umanità e rispetto, Sir Pappano ha deciso di rispondere alla richiesta di un bis con un omaggio commosso a Giorgio Armani.
L’esecuzione di “Nimrod” dalle *Variazioni Enigmatiche* di Edward Elgar, brano intriso di nobiltà, dignità e malinconia contemplativa, si è rivelata un’esperienza toccante, un momento di pura emozione condivisa tra l’orchestra, il direttore, i musicisti e il pubblico.
Elgar, con la sua capacità di esprimere sentimenti complessi e universali, ha trovato in “Nimrod” una forma di espressione sublime, un inno alla memoria e alla bellezza perduta, un tributo a un uomo che ha saputo plasmare l’immagine di Milano e del mondo.
La scelta musicale non è stata casuale: “Nimrod” incarna un ideale di gentilezza, raffinatezza e compassione, qualità che hanno sempre contraddistinto la figura e l’opera di Armani.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -