Il Polo Museale Nazionale della Lombardia si apre a un’opportunità senza precedenti: la valorizzazione di Palazzo Litta come fulcro culturale durante le Olimpiadi Invernali e Paraolimpiadi di Milano Cortina 2026.
Piuttosto che un semplice affitto, si propone una concessione d’uso temporanea, un’occasione per associare iniziative di elevato profilo artistico e culturale ai valori dello sport e all’identità lombarda.
Fino al 30 luglio, il Polo Museale ha lanciato una fase di manifestazioni di interesse, un’indagine preliminare volta a individuare soggetti – enti pubblici, fondazioni, associazioni, aziende private – capaci di sviluppare progetti innovativi e coerenti con l’importanza dell’evento olimpico.
L’obiettivo non è un mero riempimento di spazi, ma la creazione di un dialogo significativo tra la tradizione culturale lombarda e l’energia dello sport, offrendo al pubblico nazionale e internazionale esperienze memorabili e stimolanti.
Palazzo Litta, gioiello del barocco lombardo situato lungo l’elegante corso Magenta a Milano, si rende disponibile in toto per questa iniziativa.
Le sale del piano nobile, riccamente decorate e testimoni di secoli di storia, offriranno scenari suggestivi per mostre d’arte, esposizioni tematiche, installazioni multimediali e performance artistiche.
Il cortile d’onore, con il suo porticato maestoso e la sua atmosfera solenne, potrà ospitare eventi di grande impatto visivo, mentre la cassa dipartimentale, strategicamente posizionata, sarà dedicata alla logistica e ai servizi a supporto delle iniziative.
La concessione di questi spazi rappresenta un’occasione unica per reinterpretare il ruolo del patrimonio culturale, rendendolo accessibile e rilevante per le generazioni future.
Si auspica la presentazione di progetti che esplorino i legami tra l’ambiente alpino, la storia delle Olimpiadi, l’evoluzione dello sport e le tradizioni artigianali lombarde, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale.
L’iniziativa si configura, dunque, come un vero e proprio investimento nel futuro del territorio, capace di lasciare un’eredità culturale duratura ben oltre la conclusione dei Giochi.