Un debutto a Milano Fashion Week segnato da un evento inatteso, un’ombra di fragilità che ha preceduto l’esibizione di Qasimi, celebrata quest’anno con il suo decimo anniversario. Prima dell’inizio dello spettacolo, un malore ha colpito una giovane modella, costringendo i soccorsi a intervenire con un trasporto d’urgenza al Policlinico. Fortunatamente, le condizioni della modella non destano preoccupazione: un calo di pressione, accentuato dal calore opprimente, si è rivelato essere la causa del suo collasso.L’incidente, seppur breve, ha aggiunto una dimensione emotiva al momento cruciale. La sfilata, che ha visto prendere il testimone della direzione creativa da Hoor Al Qasimi, sceicca e figura di spicco nel panorama artistico contemporaneo, è stata quindi dedicata alla memoria del fratello e co-fondatore, Khalid Al Qasimi. La collezione, una riflessione profonda sull’effimero e la memoria, si articola attorno al “Memory nylon”, un tessuto distintivo che, ereditato dall’estro creativo di Khalid, si presenta con una superficie inizialmente segnata da fitte pieghe. Queste, progressivamente, si attenuano, incarnando la transitorietà dei ricordi, la loro capacità di sbiadire e mutare con il tempo. “C’era la guerra quando c’era mio fratello, e ora ce n’è un’altra”, ha dichiarato Hoor Al Qasimi, una riflessione amara che sottolinea la ciclicità della storia e la precarietà dell’esistenza.La collaborazione con l’artista libanese Dala Nasser ha infuso nella collezione un’estetica ruvida e disarmante. I fili sfilacciati, i ricami sporadici, gli orli irregolari e le finiture volutamente imperfette sono diventati elementi distintivi, portatori di un’energia autentica e genuina. L’arte di Nasser, profondamente radicata nella riflessione sulla transitorietà, si è tradotta in abiti che sembrano testimoni del tempo che passa, veicoli di una malinconica bellezza. “Il mio lavoro esplora l’impermanenza, la natura effimera di ogni cosa,” ha spiegato l’artista, esaltando il processo creativo che ha visto la sua visione trasformarsi in abiti concreti.La collezione Qasimi, dunque, non è solo una presentazione di abiti, ma una narrazione complessa che intreccia dolore, memoria, arte e impermanenza. Un tributo al passato, un’esplorazione del presente e una riflessione sul futuro, declinata attraverso un linguaggio estetico innovativo e profondamente umano. La fragilità iniziale, apparentemente un ostacolo, si è rivelata un elemento catalizzatore, amplificando il significato e l’impatto emotivo di una sfilata destinata a lasciare un segno indelebile nella storia della moda.
Qasimi: Malore, Memoria e Arte tra Fragilità e Innovazione
Pubblicato il
