La Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi guarda al futuro con rinnovata fiducia, confermando Ambra Redaelli alla presidenza per il triennio 2025-2028. L’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione segna un passaggio cruciale, delineando una strategia ambiziosa per consolidare il ruolo dell’istituzione nel panorama culturale nazionale e internazionale.Il nuovo CdA, mantenendo una continuità con la precedente compagine amministrativa, si erge a custode di un percorso artistico inequivocabilmente solido. La sinergia virtuosa tra l’Orchestra Sinfonica, il Coro e il Direttore Musicale Emmanuel Tjeknavorian ha generato una stagione sinfonica di ineguigabile valore, accolta con fervore dal pubblico e apprezzata dalla critica specializzata. Questa eccellenza performativa non è frutto del caso, ma il risultato di una profonda comprensione del potenziale umano e musicale che anima la Fondazione.La presidente Redaelli sottolinea come la formula vincente risieda nella capacità di comunicare la passione e l’energia della musica, tradotta in esecuzioni di alta qualità. L’impegno per la divulgazione musicale si traduce in un programma ricco e diversificato per la stagione 2025/2026, seconda fase del mandato di Tjeknavorian. Questo percorso sinfonico, caratterizzato da ventotto appuntamenti, non solo celebra i più illustri interpreti del nostro tempo, ma progetta attivamente un ponte verso un pubblico sempre più vasto e attento, inclusivo di nuove generazioni di ascoltatori.Guardando al futuro, la presidente Redaelli si pone l’obiettivo di rafforzare l’ancoraggio istituzionale della Fondazione, superando la mera dimensione operativa per aspirare a un ruolo di leadership nel sistema culturale. Questo implica una ricerca proattiva di finanziamenti, collaborazioni strategiche e una maggiore visibilità a livello nazionale e internazionale. L’obiettivo ultimo è garantire la sostenibilità economica dell’istituzione, liberandola da vincoli contingenti e permettendole di perseguire la sua missione con maggiore autonomia e lungimiranza: diffondere la musica sinfonica al più alto livello qualitativo, rendendola accessibile a un pubblico sempre più ampio e diversificato, promuovendo al contempo la formazione di nuovi talenti e la ricerca musicale innovativa. La Fondazione si configura così come un vero e proprio motore di sviluppo culturale, in grado di generare valore non solo in termini artistici, ma anche sociali ed economici per la città di Milano e per l’intero Paese.
Redaelli riconfermata presidente: futuro ambizioso per la Fondazione Verdi
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