Eterno e Visione: Roma e Milano, due poli del Neoclassicismo tra Rivoluzione e RestaurazioneLe Gallerie d’Italia – Torino, Milano e Vicenza – di Intesa Sanpaolo inaugurano una mostra di straordinaria portata, “Eterno e Visione: Roma e Milano capitali del Neoclassicismo”, a cura di Francesco Leone, Elena Lissoni e Fernando Mazzocca.
L’iniziativa, fruibile dal 28 novembre al 6 aprile, si configura come un’indagine approfondita e inedita del fervore artistico e culturale che animò la penisola italiana tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, periodo cruciale segnato dalle trasformazioni politiche e sociali innescate dalla Rivoluzione Francese e dalle successive guerre napoleoniche.
L’esposizione ambisce a superare la tradizionale lettura del Neoclassicismo come semplice imitazione del mondo antico, rivelandone la complessità e l’originalità.
La mostra non si limita a presentare un centinaio di opere – dipinti, sculture, marmi, disegni, incisioni e manufatti decorativi – ma ne ricostruisce il contesto storico e intellettuale, evidenziando le peculiarità dei due centri propulsivi: Roma, custode di un patrimonio millenario e laboratorio di sperimentazione accademica, e Milano, città in rapida trasformazione economica e sociale, fucina di nuove idee e ambizioni.
Un elemento di grande impatto visivo e simbolico è rappresentato dal *Cavallo Colossale* di Antonio Canova, opera monumentale che, dopo un accurato restauro e ricomposizione integrale, viene esposta al pubblico per la prima volta nella sua interezza.
Il cavallo, emblema di potenza, nobiltà e idealizzazione, incarna l’aspirazione a coniugare la grandezza del passato con le esigenze del presente.
La mostra è strutturata in dieci sezioni tematiche che esplorano i diversi aspetti del Neoclassicismo, dall’architettura al ritratto, dalla scultura alla pittura di paesaggio.
Vengono approfondite le figure di artisti chiave come Antonio Canova, scultore di fama internazionale capace di reinterpretare l’antico in chiave moderna; Giuseppe Bossi, pittore e decoratore che contribuì a definire l’immagine della Milano neoclassica; e Andrea Appiani, ritrattista ufficiale di Napoleone Bonaparte.
La curatela si propone di svelare le dinamiche complesse che legavano i due centri culturali, mettendo in luce i flussi di artisti, committenti e idee che circolavano tra Roma e Milano.
L’esposizione non si limita a celebrare la bellezza dell’arte neoclassica, ma invita a riflettere sul suo significato storico e sociale, evidenziando il suo ruolo di testimonianza di un’epoca di profonde trasformazioni e di nuove aspirazioni.
Come sottolinea Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, “Eterno e Visione” è più di una mostra: è un viaggio nel cuore di una stagione artistica europea di straordinaria rilevanza, capace di illuminare il nostro presente con la luce del passato.
È un’occasione imperdibile per riscoprire il fascino di un’epoca che ha saputo coniugare la memoria dell’antico con le sfide della modernità.
La mostra, dunque, si configura come un ponte ideale tra due città, due culture, due modi di intendere l’arte e il mondo.




