Il Silenzio dei Palchi: Riflessioni sulla Sicurezza nel Cantiere e la Memoria del LavoroUn’eco di domande inespresse, il peso di un’attesa angosciante: “A che ora torni a casa?”. Questa interrogazione, spesso soffocata da un silenzio complice, è il cuore pulsante di “Il Silenzio dei Palchi”, un’iniziativa teatrale profondamente sentita promossa da Esem-Cpt, l’ente bilaterale dedicato alla formazione e alla sicurezza nel settore edile. L’evento, patrocinato da Ats Milano Città Metropolitana, con il sostegno della Città Metropolitana di Milano e dell’associazione Le Compagnie Malviste Ets, si propone di scuotere le coscienze e stimolare una riflessione urgente sulla sicurezza nei cantieri.Lo spettacolo, ospitato presso Pacta. Dei Teatri Milano, non è una narrazione costruita da attori professionisti, bensì un’emergenza di verità provenienti dal campo. Nasce da un percorso intenso e partecipativo, un laboratorio teatrale durato due mesi che ha riunito una comunità eterogenea: imprenditori edili, formatori specializzati, rappresentanti degli Rlst (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza), tecnici della prevenzione dell’Ats, liberi professionisti e dipendenti di Esem-Cpt. Sono voci autentiche, persone che hanno vissuto in prima persona le sfide e i rischi del lavoro in cantiere, disposte a rivelare la propria esperienza, a esporre le proprie vulnerabilità e a condividere un racconto che potrebbe toccare profondamente chiunque.Il regista Alessandro Manzella, ideatore e guida delle Compagnie Malviste, sottolinea come la sicurezza venga spesso percepita come un mero adempimento burocratico, un elenco di procedure da seguire. “Ma il teatro”, afferma, “offre una dimensione diversa, quella della memoria e della responsabilità collettiva. Quando una luce illumina il palcoscenico e una storia come questa prende vita, si rivela la sua essenza più profonda: è una questione di umanità. Il teatro restituisce una voce a coloro che sono stati messi a tacere, a coloro che hanno perso la possibilità di raccontare la propria storia.”L’iniziativa si pone come un antidoto alla normalizzazione del rischio, un invito a rompere il ciclo del silenzio che troppo spesso avvolge gli incidenti sul lavoro. Non si tratta solo di analizzare le cause di un infortunio, ma di comprendere le dinamiche umane, le pressioni economiche, le mancanze di comunicazione che possono contribuire a creare un ambiente di lavoro pericoloso. Lo spettacolo intende stimolare un cambiamento culturale, promuovendo una maggiore consapevolezza dei rischi e un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore edile.L’accoglienza entusiasta del pubblico, testimoniata dal rapido esaurimento dei biglietti per la data del 29 maggio, ha reso necessaria l’organizzazione di una replica il 6 giugno. L’ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti, riflette l’impegno di Esem-Cpt e dei suoi partner nel rendere questo messaggio accessibile a un pubblico il più ampio possibile, perché la sicurezza sul lavoro è un diritto e un dovere di tutti.
Voci dai Cantieri: Teatro e Memoria per la Sicurezza
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