La recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), pur non alterando il quadro complessivo, conferma un clima di incertezza che da sette mesi grava sull’operazione di acquisizione di Banco BPM da parte di Unicredit. In una dichiarazione congiunta, il presidente Massimo Tononi e l’amministratore delegato Giuseppe Castagna esprimono un profondo disappunto, sottolineando come la decisione del TAR, pur rispettata, non risolve la questione della mancanza di trasparenza e chiarezza da parte dell’offerente.L’operazione in corso si distingue nettamente per la sua durata anomala, ben al di sopra della media delle operazioni precedenti, che si attestava intorno ai cinque mesi. Questa prolungata incertezza, unita all’applicazione della cosiddetta “passivity rule,” vincola significativamente la capacità di Banco BPM di agire con flessibilità strategica in un momento cruciale per il ripensamento strutturale del sistema bancario italiano.I vertici di Banco BPM ribadiscono con forza che l’offerta di Unicredit, presentata senza un adeguato premio e mantenuta tale nel tempo, non offre vantaggi apprezzabili per gli azionisti. L’assenza di un piano industriale dettagliato, elemento imprescindibile per valutare la sostenibilità e le prospettive future dell’integrazione, amplifica ulteriormente le preoccupazioni.Le recenti indiscrezioni riguardanti le proposte di cessione di filiali presentate da Unicredit all’Antitrust europeo suscitano ulteriori apprensioni. Queste manovre, percepite come un tentativo di mitigare le preoccupazioni antitrust, sollevano interrogativi sul futuro delle risorse umane impiegate, sulla tenuta dei legami con il territorio e sul benessere delle piccole e medie imprese (PMI) e delle comunità locali che rappresentano il tessuto connettivo dell’economia italiana. L’operazione, così come si prospetta, rischia di compromettere il valore di Banco BPM, erodendo la fiducia degli stakeholder e creando un clima di incertezza che penalizza l’intero sistema bancario. La necessità di una maggiore trasparenza e di una comunicazione più chiara da parte di Unicredit è imprescindibile per poter affrontare con serenità le sfide future e garantire la stabilità e la competitività del settore. La tutela degli interessi degli azionisti, dei dipendenti e delle comunità locali deve costituire la priorità assoluta in questo delicato momento di transizione.
Acquisizione Banco BPM-Unicredit: Incertezza e Critiche Crescono
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