Barilla investe 50 milioni di euro in innovazione agroalimentare con “Good Food Makers”, un programma che ambisce a ridefinire i confini della filiera, promuovendo un ecosistema di ricerca, sviluppo e partnership strategiche.
La settima edizione del programma ha premiato tre realtà, Feldklasse (Germania), Xnext (Italia) e Vusion Group (Italia/Francia), selezionate da un pool di 33 finalisti provenienti da ogni angolo del mondo.
L’iniziativa non è semplicemente un finanziamento, ma un vero e proprio acceleratore di cambiamento, volto a coltivare soluzioni radicali per affrontare le sfide più urgenti del settore.
Good Food Makers si pone come un catalizzatore di nuove conoscenze e un punto di incontro tra competenze diverse.
La filosofia alla base del programma, come sottolinea Claudia Berti, Head of Open Innovation di Barilla, non è quella di imporre direzioni, ma di stimolare l’esplorazione di tecnologie emergenti e modelli di business innovativi.
L’obiettivo è di creare una cultura dell’innovazione aperta e collaborativa, che permei l’intera organizzazione e che possa fungere da esempio per l’intera filiera agroalimentare.
Questa visione implica un cambio di paradigma rispetto ai modelli tradizionali di ricerca e sviluppo, privilegiando la flessibilità, l’adattamento rapido e la capacità di apprendere dai fallimenti.
Le aziende vincitrici incarnano questa visione.
Feldklasse, nella categoria AgTech for Climate Resilience, ha sviluppato un sistema meccanico, frutto di una collaborazione con Open Fields, rivoluzionario per l’eliminazione automatizzata delle infestanti nei campi di basilico.
Questa soluzione non solo riduce l’uso di erbicidi, contribuendo alla sostenibilità ambientale, ma ottimizza anche l’efficienza della coltivazione e la qualità del prodotto.
Xnext, con la sua tecnologia all’avanguardia, introduce un nuovo standard per la sicurezza alimentare, consentendo l’individuazione di anomalie invisibili ai metodi tradizionali, prevenendo così rischi per la salute dei consumatori.
Vusion Group, premiata nella categoria Best on Shelf, ha ideato “Captana”, un sistema di monitoraggio intelligente, co-sviluppato con Conad Nord Ovest, che integra telecamere e intelligenza artificiale per ottimizzare la disponibilità dei prodotti sugli scaffali e migliorare l’esperienza di acquisto in-store, affrontando direttamente le inefficienze spesso presenti nel retail moderno.
Questa edizione, evidenzia Berti, ha focalizzato l’attenzione su aree di impatto trasversale: la resilienza climatica delle pratiche agricole, la tutela della sicurezza alimentare lungo tutta la filiera e la capacità di reinventare l’esperienza di acquisto, rendendola più efficiente, personalizzata e soddisfacente.
Il programma non si limita a premiare idee promettenti, ma si impegna a supportare attivamente le aziende vincitrici, fornendo risorse, competenze e opportunità di collaborazione per accelerare la loro crescita e massimizzare il loro impatto sul settore.
L’ambizione di Good Food Makers è quella di innescare una trasformazione profonda e duratura, ridefinendo il futuro dell’agroalimentare attraverso l’innovazione responsabile e la collaborazione strategica.








