Il 29 dicembre, la capitalizzazione complessiva delle società quotate in Italia ha superato i 1.042 miliardi di euro, un dato che testimonia una crescita significativa rispetto agli 811 miliardi registrati nel 2024, rappresentando ora il 47,2% del Prodotto Interno Lordo nazionale.
Questo dato consolida il ruolo cruciale del mercato azionario italiano nell’economia del Paese, indicando una maggiore fiducia degli investitori e una percezione di solidità delle aziende italiane.
L’ingresso di 21 nuove società su Euronext Growth Milan, con una specifica attenzione al segmento professionale, riflette una volontà di accogliere e supportare la crescita di imprese innovative e dinamiche.
Il 2025 si è rivelato un anno eccezionale per la Borsa Italiana, consacrato da performance dirompenti.
L’indice FTSE MIB ha segnato un incremento del 30%, il più ampio guadagno in positivo da inizio millennio, simboleggiando un’ondata di ottimismo e una ripresa vigorosa.
Analogamente, l’indice FTSE Italia All Share ha replicato questa tendenza positiva con un aumento del 30%, evidenziando una crescita generalizzata nel mercato azionario italiano.
Anche l’indice FTSE Italia Growth ha mostrato una performance brillante, con una variazione positiva dell’8%, confermando l’attrattiva per gli investitori focalizzati su società in rapida espansione.
Unicredit si è affermata come protagonista indiscusso del 2025, dominando i volumi di scambio sia in termini di contratti negoziati che di controvalore.
I dati di Borsa Italiana rilevano oltre 5 milioni di contratti per un valore complessivo che ha superato i 91 miliardi di euro, a testimonianza della forte liquidità e dell’interesse degli investitori verso il titolo.
A livello generale, Piazza Affari ha registrato una media giornaliera di 3,5 miliardi di euro, un incremento del 31,1% rispetto all’anno precedente, accompagnata da un aumento del 22,8% nella media dei contratti giornalieri, superando i 370.000.
Questa dinamica positiva, sottolineata da Borsa Italiana, rappresenta il valore medio giornaliero più elevato a partire dalla crisi finanziaria del 2007/2008, segnando un punto di svolta per il mercato azionario italiano.
L’attività complessiva ha visto la negoziazione di oltre 93 milioni di contratti, generando un controvalore che ha sfiorato gli 868 miliardi di euro.
Il picco giornaliero in termini di contratti, pari a oltre 1,4 milioni, è stato raggiunto il 5 aprile e rappresenta un record storico.
Per quanto riguarda il controvalore, il massimo è stato toccato il 4 aprile, superando i 9 miliardi di euro, un dato che riflette una straordinaria pressione all’acquisto e una fervente attività speculativa.
Questi risultati testimoniano una rinnovata vitalità del mercato azionario italiano, che si posiziona come un polo di attrazione per capitali internazionali e un motore di crescita per l’economia nazionale.
Il 2025 si configura quindi come un anno memorabile, ricco di record e di segnali di un futuro promettente per la Borsa Italiana.
