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Brembo: calo ricavi, ma sguardo al futuro e investimenti

Brembo affronta i primi sei mesi dell’anno con risultati che riflettono un contesto globale intricato e in rapida evoluzione.

I ricavi totali si attestano a 1,9 miliardi di euro, segnando un decremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, un dato che, pur nel quadro di un mercato automobilistico in trasformazione, evidenzia la necessità di un’attenta gestione delle sfide attuali.
L’utile netto, a 97,9 milioni di euro, presenta una diminuzione rispetto ai 156,3 milioni del primo semestre del 2023, un risultato che incide sulla redditività complessiva del gruppo.

L’Ebitda, indicatore chiave della performance operativa, si posiziona a 300,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 351,4 milioni del periodo comparato.
Questo decremento testimonia le pressioni sui margini derivanti da fattori quali l’aumento dei costi delle materie prime, la volatilità dei tassi di cambio e le crescenti richieste di innovazione tecnologica nel settore della componentistica automotive.
Nonostante le avversità, Brembo continua a investire con visione strategica.
Il gruppo ha destinato 199,8 milioni di euro a investimenti, con particolare attenzione all’ampliamento delle capacità produttive e all’implementazione di soluzioni all’avanguardia, inclusi 13,9 milioni per incrementi di beni in leasing. Questi investimenti mirano a rafforzare la posizione competitiva di Brembo nel lungo termine, anticipando le esigenze future del mercato e puntando sull’eccellenza tecnologica.

Guardando al futuro, Brembo prevede, a parità di cambi e includendo Öhlins, un fatturato in linea con l’anno precedente, confidando in un contesto geopolitico più stabile nella seconda metà dell’anno che possa favorire una ripresa delle vendite.
L’azienda si aspetta inoltre un margine Ebitda superiore al 16%, dimostrando la capacità di generare profitti anche in un ambiente economico incerto.

La guidance annuale prevede investimenti per 400 milioni di euro, con un debito stimato intorno ai 780 milioni, una situazione finanziaria che richiede un’attenta gestione e un continuo monitoraggio.

Analizzando la performance per segmento, si nota un calo generalizzato nei settori automotive (-6,6%), motocicli (-17,2%) e veicoli commerciali (-15,3%), riflettendo le difficoltà del mercato globale.
Un’eccezione significativa è rappresentata dal settore delle competizioni, che ha registrato una crescita vigorosa del 42,9%, segno della forte presenza di Brembo in questo ambito specialistico.
Sul fronte geografico, le vendite in Italia si sono mantenute sostanzialmente stabili (+0,5%), mentre in Germania hanno subito un calo del 6,8%.

Crescita positiva è stata riscontrata in Francia (+2,2%) e nel Regno Unito (+6,9%).

Il mercato nordamericano ha registrato un decremento del 10,7%, mentre quello sudamericano ha mostrato una crescita dell’8,1%, indicando una diversificazione geografica che attenua l’impatto delle difficoltà in alcune aree.

Le performance in India e Cina, con cali rispettivamente del 7,8% e del 6,2%, segnalano sfide specifiche in questi mercati emergenti.

Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo, sottolinea come il primo semestre abbia confermato le previsioni di un mercato complesso.

Egli aggiunge che la performance di Brembo dimostra la solidità del suo modello di business, basato sull’innovazione, sulla qualità e sull’attenzione al cliente, elementi che permettono al gruppo di affrontare le sfide attuali e di prepararsi al futuro.

La capacità di adattamento e l’impegno continuo verso l’eccellenza rimangono le chiavi per navigare in un contesto di incertezza e per cogliere le opportunità di crescita.

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