La Centrale del Latte d’Italia, solido attore del panorama lattiero-caseario nazionale, ha concluso il primo semestre del 2025 con risultati che riflettono un quadro complesso, caratterizzato da crescita del fatturato ma anche da sfide operative e margini in evoluzione.
Il giro d’affari si è attestato a 171,8 milioni di euro, un incremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo dato, apparentemente positivo, va analizzato alla luce delle dinamiche di un mercato lattiero-caseario sempre più competitivo e sensibile a fattori esterni quali l’andamento dei prezzi delle materie prime, le fluttuazioni dei costi energetici e le preferenze in trasformazione dei consumatori.
L’EBITDA, indicatore chiave della performance operativa, si è stabilizzato a 15,2 milioni di euro, leggermente inferiore ai 16 milioni registrati al 30 giugno 2024.
Questa contrazione, sebbene modesta, si riflette nell’EBITDA margin, sceso dall’8,6% al 9,2%, segnalando una pressione sui costi che impatta la redditività.
Il risultato operativo netto, quindi, ha subito una diminuzione, assestandosi a 6,9 milioni di euro rispetto agli 8,3 milioni del periodo precedente.
Questo calo può essere attribuito a una combinazione di fattori, tra cui maggiori investimenti in innovazione di prodotto e ottimizzazione della supply chain, unitamente ad un aumento dei costi di produzione legati alla volatilità del mercato agricolo.
Nonostante le sfide operative, la Centrale del Latte d’Italia ha generato un utile netto dopo le imposte di 4,6 milioni di euro, lievemente inferiore ai 4,8 milioni del primo semestre del 2024.
Tale risultato testimonia la resilienza dell’azienda e la sua capacità di mantenere una solida posizione finanziaria, confermata dalla sostanziale stabilità della posizione finanziaria netta, che si attesta a -38,1 milioni di euro rispetto ai -38,03 milioni del 31 dicembre 2024.
Tale dato, pur indicando un livello di indebitamento significativo, è gestibile e in linea con le strategie di crescita a lungo termine della società.
In prospettiva, la Centrale del Latte d’Italia si confronta con la necessità di rafforzare ulteriormente la propria efficienza operativa, esplorare nuove opportunità di business, come lo sviluppo di prodotti a valore aggiunto e l’espansione in segmenti di mercato in crescita, e consolidare la propria presenza nel panorama lattiero-caseario, tenendo conto delle mutate esigenze dei consumatori e dell’evoluzione del contesto economico globale.
La capacità di innovazione, la gestione oculata delle risorse e l’attenzione alla sostenibilità rappresentano le leve strategiche per affrontare le sfide future e valorizzare il ruolo centrale dell’azienda nel sistema agroalimentare italiano.