sabato 2 Agosto 2025
23.4 C
Milano

Corrieri Esselunga in protesta: vertenza nazionale e richieste di tutela.

La vertenza tra i corrieri impiegati nel servizio di consegna a domicilio per Esselunga si intensifica con un’azione di protesta interregionale, che vede coinvolti addetti provenienti da sei città chiave: Bergamo, Verona, Parma, Bologna, Monza e Milano.
La manifestazione, avvenuta presso la sede centrale di Pioltello, è il culmine di una rottura nella trattativa per il primo accordo nazionale di settore, una necessità impellente per affrontare le criticità emergenti in un comparto in rapida evoluzione.
Al cuore della disputa risiede la mancata compensazione per la consegna al piano, una componente ormai imprescindibile del lavoro quotidiano dei rider, che si è progressivamente imposta al di là delle previsioni contrattuali iniziali.

Questa omissione, che incide significativamente sulla retribuzione effettiva, è percepita come una forma di sfruttamento e una negazione del riconoscimento del reale impegno lavorativo richiesto.

Le aziende appaltatrici – Deliverit, BeV Logistics e Cap Delivery – sono accusate di avanzare soluzioni inadeguate e inaccettabili, che tentano di mascherare una mancanza di volontà di affrontare concretamente il problema.
L’ultima proposta, in particolare, ha suscitato sdegno per la subordinazione di un misero incremento di 2 euro al giorno a accordi territoriali che prevedono la forfettizzazione dello straordinario, un tentativo palese di erodere diritti fondamentali e tutele legali in cambio di un magro compenso.

È importante chiarire un equivoco diffuso: l’aumento di 2.000 euro, spesso citato come vantaggio aziendale, non è il risultato di una contrattazione sindacale ma deriva dall’applicazione del contratto nazionale di categoria, datato dicembre 2024, e non sempre si traduce in un beneficio tangibile per tutti i lavoratori.

La sua implementazione irregolare alimenta un senso di ingiustizia e alimenta il dissenso.
La protesta non si limita alla questione economica, ma abbraccia una visione più ampia che riguarda la sicurezza sul lavoro, il carico eccessivo di consegne, le precarie condizioni dei mezzi di trasporto e la necessità di garantire una parità di trattamento tra i lavoratori, superando le disparità create dalle diverse aziende appaltatrici.
L’auspicio è che la mobilitazione possa innescare un tavolo di confronto serio e costruttivo, volto a elaborare soluzioni concrete e durature che tutelino la dignità e i diritti di questi lavoratori essenziali, diventati protagonisti di un’economia sempre più basata sulla logistica e sulla consegna a domicilio.
La richiesta è chiara: un cambio di passo, un investimento reale nel benessere dei corrieri e nel futuro sostenibile del servizio di consegna a domicilio.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -