L’evoluzione infrastrutturale dell’Europa e del Regno Unito si è posta al centro di un’importante conferenza a Londra, promossa dalla Divisione Imi Corporate e Investment Banking di Intesa Sanpaolo, che ha riunito leader istituzionali, figure di spicco del mondo degli affari, investitori e ricercatori accademici.
L’evento ha offerto una piattaforma strategica per analizzare il nuovo Piano Decennale per le Infrastrutture britannico e per esplorare le sinergie potenziali tra il Regno Unito e l’Unione Europea in un contesto globale in rapida trasformazione.
La discussione ha focalizzato l’attenzione su tre pilastri fondamentali: l’impatto delle infrastrutture come motore di crescita, la necessità impellente di una transizione energetica sostenibile e il ruolo cruciale dell’innovazione tecnologica per la competitività futura.
L’analisi del Piano Decennale britannico ha evidenziato l’ambizione di modernizzare e ampliare la rete infrastrutturale del Paese, con particolare attenzione alla connettività digitale, ai trasporti resilienti e alla resilienza climatica, elementi essenziali per affrontare le sfide del XXI secolo.
La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio rappresenta una sfida complessa ma imprescindibile.
L’integrazione di fonti rinnovabili, lo sviluppo di sistemi di accumulo di energia e l’efficientamento energetico degli edifici sono aree di intervento cruciali.
In parallelo, l’innovazione digitale, con l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e l’Internet of Things, offre opportunità significative per migliorare l’efficienza operativa, creare nuovi modelli di business e stimolare la produttività.
“Un dialogo costruttivo e proattivo tra il settore pubblico e quello privato si rivela imprescindibile per sbloccare e accelerare progetti infrastrutturali di trasformazione,” ha sottolineato Mauro Micillo, chief della divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo.
“Il finanziamento di infrastrutture sostenibili non è solo un investimento economico, ma un imperativo strategico per supportare la cosiddetta ‘twin transition’ – la transizione verde e quella digitale – che ridefinisce il panorama economico mondiale.
“La Divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo si conferma attore chiave in questo scenario, con una comprovata capacità di mobilitare capitali di mercato e di offrire competenze specialistiche di advisory e strutturazione in project finance e public financing.
Il volume globale del mercato Project Finance nel 2024 ha superato i 300 miliardi di euro, dimostrando la crescente domanda di finanziamenti per progetti infrastrutturali di impatto.
La divisione Imi Cib ha partecipato attivamente a questa crescita, gestendo operazioni per un valore di circa 45 miliardi di euro, rappresentando circa il 15% del mercato globale.
Questo impegno si traduce in una capacità di intercettare e veicolare investimenti verso progetti che contribuiscono a plasmare il futuro economico e sociale dell’Europa e del Regno Unito, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile, resiliente e inclusivo.
La capacità di creare ponti tra esigenze di sviluppo infrastrutturale, innovazione tecnologica e finanziamenti a lungo termine si rivela un fattore determinante per il successo di questa complessa transizione.