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venerdì 24 Ottobre 2025

Intesa Sanpaolo: 1,5 miliardi per la filiera lattiero-casearia italiana

Intesa Sanpaolo, attraverso la sua divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, consolida il suo impegno a sostegno dell’economia agroalimentare italiana con un significativo piano di finanziamento dedicato alla filiera lattiero-casearia.
Un intervento mirato da 1,5 miliardi di euro di nuovo credito, inserito nel più ampio disegno di accelerazione degli investimenti nelle filiere del Made in Italy agroalimentare, un settore strategico per il Paese.
Questo stanziamento si aggiunge ai 10 miliardi di euro già destinati e fa parte di un portafoglio complessivo di 410 miliardi di euro che Intesa Sanpaolo ha riservato a iniziative connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’annuncio ufficiale è stato presentato a Brescia, durante il secondo appuntamento di Agri-talk, un ciclo di incontri itineranti volti a stimolare il dialogo e l’innovazione all’interno delle diverse filiere agroalimentari italiane.
Dopo la tappa dedicata al vino a Firenze, l’attenzione si sposta su Milano e la filiera ortofrutticola, per poi proseguire con un calendario ancora da definire.
La filiera lattiero-casearia italiana, pur confrontandosi con aziende di dimensioni più contenute rispetto ai principali competitor europei, si conferma un pilastro dell’economia nazionale, occupando il terzo posto in Europa per valore della produzione (circa 28 miliardi di euro), dopo Francia e Germania.
Questa posizione di rilievo è particolarmente degna di nota se consideriamo che la dimensione media delle aziende lattiero-casearie italiane si attesta sui 9 milioni di euro, in contrasto con i quasi 34 milioni delle aziende francesi e i 58 milioni di quelle tedesche.
Questa disparità dimensionale evidenzia la necessità di interventi mirati per favorire la crescita e la competitività delle imprese italiane.

L’operazione di finanziamento da 1,5 miliardi di euro rappresenta un impulso concreto per l’intero settore, con l’obiettivo di promuovere l’ammodernamento tecnologico, l’efficienza produttiva e la sostenibilità ambientale.

“L’investimento mira a creare un circolo virtuoso che benefici non solo le aziende del settore, ma anche i consumatori finali, attraverso una maggiore qualità dei prodotti e una maggiore trasparenza lungo tutta la filiera,” afferma Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione agribusiness di Intesa Sanpaolo.
La divisione, in questi anni, ha già erogato oltre 12,4 miliardi di euro in finanziamenti dedicati alle PMI dell’agroalimentare, dimostrando un impegno costante verso il tessuto produttivo del Paese.
Questo finanziamento si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione del settore agroalimentare, che richiede un approccio innovativo e sostenibile.

La direzione agribusiness di Intesa Sanpaolo si propone di accompagnare le aziende italiane in questo percorso, fornendo non solo risorse finanziarie, ma anche competenze specialistiche e soluzioni personalizzate per affrontare le sfide del mercato globale e cogliere le opportunità offerte dalla transizione ecologica e digitale.

L’obiettivo è rafforzare la capacità del sistema agroalimentare italiano di competere a livello internazionale, preservando al contempo la sua identità e la sua qualità distintiva.

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