Il tessuto industriale lombardo si proietta verso la seconda metà del 2025 con una resilienza che sfida le incertezze del panorama economico globale.
I dati dell’Osservatorio economico di Unioncamere Lombardia rivelano un incremento dello 0,4% della produzione manifatturiera nel secondo trimestre, una performance che sottolinea la robustezza e l’adattabilità del sistema produttivo regionale.
Parallelamente, l’artigianato, pilastro fondamentale dell’economia locale, registra un modesto, ma significativo, aumento dello 0,2%, a testimonianza della sua capacità di rispondere alle dinamiche del mercato.
Questo andamento positivo non si limita alla mera produzione, ma si riflette anche nell’evoluzione del fatturato, che progredisce dello 0,5%, indicando una maggiore capacità di monetizzazione del valore prodotto.
L’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, Guido Guidesi, definisce il quadro come “incoraggiante”, evidenziando la necessità di un consolidamento di questa ripresa, strettamente condizionata all’evoluzione dello scenario geopolitico internazionale.
Un’atmosfera di maggiore stabilità e fiducia sarebbe cruciale per sbloccare ulteriori potenzialità di crescita e investimento.
Analizzando l’evoluzione su base annua, la crescita della produzione si attesta allo 0,6%, mentre il fatturato avanza dell’1,4%, suggerendo un’inversione di tendenza rispetto ai periodi di rallentamento registrati in precedenza.
Questo miglioramento, più ampio di quanto previsto, suggerisce un accumulo di fattori positivi che spingono l’economia lombarda verso un percorso di crescita sostenibile.
Sul mercato del lavoro, si registra un saldo positivo dello 0,3% tra assunzioni e cessazioni, un segnale di dinamismo e di capacità di creare nuove opportunità occupazionali.
Particolarmente rilevante è la diminuzione del ricorso agli ammortizzatori sociali, con una riduzione significativa nei settori precedentemente più colpiti da crisi e difficoltà.
Questa tendenza riflette una maggiore stabilità aziendale e una ripresa della domanda interna, elementi chiave per la creazione di un ambiente economico favorevole.
L’incremento della produzione non deve tuttavia essere interpretato come un punto di arrivo, ma come una piattaforma di lancio per nuove strategie e investimenti.
L’innovazione tecnologica, la transizione verso un’economia più sostenibile e la valorizzazione delle competenze professionali rimangono priorità strategiche per garantire la competitività del sistema produttivo lombardo nel lungo termine.
La capacità di anticipare e rispondere alle sfide globali, come la digitalizzazione, la transizione energetica e la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, sarà determinante per consolidare e ampliare i risultati positivi finora ottenuti.
La collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo della ricerca si rivela quindi imprescindibile per costruire un futuro economico più prospero e resiliente per la Lombardia.