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Nuova ciclopista sul Lago di Como: speranza e futuro per il territorio.

La sponda orientale del Lago di Como si accende di una nuova speranza, concretizzata con la posa della prima pietra della pista ciclopedonale che collegherà Abbadia Lariana e Lecco.
Un’infrastruttura attesa da decenni, più di un semplice tracciato per pedoni e ciclisti, ma un investimento strategico per il futuro del territorio, che incarna la volontà di riqualificare la mobilità e promuovere un turismo sostenibile e di qualità.

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Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha presieduto la cerimonia, sottolineando l’importanza di questa opera per l’intera regione.

L’intervento, del valore di 32 milioni di euro, si inserisce nel più ampio piano di sviluppo infrastrutturale legato alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, dimostrando come un evento sportivo di tale portata possa fungere da acceleratore per progetti di interesse collettivo.

La pista, lunga 3,2 chilometri e incastonata lungo la statale 36 del Lago di Como e dello Spluga, rappresenterà un vero percorso ciclabile, nettamente differente da soluzioni emergenziali e superficiali, come quelle criticate dal ministro in riferimento ad alcune iniziative di altre città.

L’obiettivo è creare un’infrastruttura duratura, integrata nel contesto paesaggistico, che valorizzi la bellezza del lago e favorisca la fruizione del territorio da parte di residenti e visitatori.

L’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi, ha evidenziato come la realizzazione di questo intervento sarebbe stata impensabile senza il catalizzatore delle Olimpiadi, sottolineando il ruolo cruciale dell’evento nella programmazione di investimenti a lungo termine.
Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha espresso l’emozione di vedere finalmente concretizzarsi un progetto atteso da generazioni, un anello mancato che finalmente permette una connessione fluida e sicura tra due comuni storicamente legati.

La nuova ciclopista non è solo un’opera fisica, ma un simbolo di un cambiamento di paradigma nella concezione della mobilità.

Si tratta di promuovere stili di vita più sani, ridurre l’impatto ambientale e favorire la scoperta del territorio in modo più lento e consapevole.

L’intervento mira a decongestionare le arterie stradali, incentivando l’uso della bicicletta e la pedonalità, e a creare un ambiente più vivibile e attrattivo per tutti.
Si tratta di un investimento nel futuro, che guarda alla sostenibilità, all’accessibilità e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del Lago di Como.

La primavera del 2027 vedrà la sua conclusione, segnando un momento di svolta per la mobilità e il turismo nella regione.

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