L’alba di Fonte Cerreto, frazione di Assergi nell’aquilano, si è illuminata con l’imponente arrivo di due carichi eccezionali: le prime due bobine di fune in acciaio, segnando l’inizio di una complessa operazione di rinnovamento per la Funivia del Gran Sasso d’Italia. Questo snodo cruciale per il turismo regionale, che collega i 1.115 metri di Fonte Cerreto ai 2.130 di Campo Imperatore, necessitava di un intervento radicale per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto.Ogni bobina, una vera e propria opera di ingegneria, pesa 62 tonnellate, si estende per oltre 3 chilometri e presenta un diametro di circa 57 mm. La loro presenza ha immediatamente dato il via al cantiere, con la rimozione della vecchia fune, un processo delicato e meticolosamente pianificato.Le nuove funi, quattro in totale, provengono da un’azienda specializzata di origine elvetica, testimonianza della ricerca di eccellenza e know-how avanzato in questo settore. Il loro viaggio, iniziato il 19 maggio dalle Alpi svizzere, ha attraversato un percorso strategico, passando per Bussi sul Tirino e culminando nell’attraversamento suggestivo della galleria della Madonna d’Appari, a Paganica, un luogo ricco di storia e devozione.La sostituzione, prevista per protrarsi fino al mese di luglio, è un investimento significativo per il futuro della funivia e del territorio. La riapertura, attesa per agosto, rappresenta un traguardo importante, con la promessa di un’esperienza turistica rinnovata e più sicura.Per minimizzare l’impatto sulla mobilità durante i lavori, il Centro Turistico del Gran Sasso ha predisposto un servizio di navetta autobus, che collegherà Fonte Cerreto a Campo Imperatore in circa 30 minuti. Questa soluzione temporanea mira a garantire la continuità del flusso turistico e a preservare l’accessibilità alla bellezza del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.L’intervento, del valore complessivo di circa 4 milioni di euro, è finanziato interamente dal Comune dell’Aquila, dimostrando un impegno concreto verso lo sviluppo infrastrutturale del territorio. Un ulteriore contributo di 3,5 milioni di euro, proveniente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sarà destinato alla revisione generale dell’impianto, garantendo un aggiornamento tecnologico e una maggiore longevità.Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha sottolineato l’importanza cruciale di questa operazione, definendola “un passaggio fondamentale per restituire piena operatività alla Funivia del Gran Sasso, infrastruttura chiave per il turismo e l’economia della nostra montagna”. Ha inoltre riconosciuto il lavoro di numerosi collaboratori, evidenziando come l’impegno finanziario e amministrativo sia stato reso possibile da una gestione oculata delle risorse comunali, con la risanazione del debito e la riduzione dei mutui, creando le condizioni per interventi tempestivi e autonomi su infrastrutture strategiche. La riapertura ad agosto sarà una conquista collettiva, destinata a infondere nuova vitalità al territorio e a rafforzare l’attrattiva turistica del Gran Sasso.
Rinnovamento Funivia Gran Sasso: Arrivano le Bobine Eccezionali
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