Mobilità Inclusiva: “Robo-Caring” e il Futuro della Trasportistica SocialeUn’iniziativa pionieristica, nata dall’ingegno del Politecnico di Milano attraverso il progetto AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous), sta ridefinendo il concetto di mobilità, trasformando la tecnologia di guida autonoma in uno strumento di inclusione sociale.
“Robo-Caring”, il nome in codice del prototipo attualmente in fase di test a Darfo Boario Terme (Brescia), si propone di colmare un vuoto cruciale: la carenza di trasporto pubblico in comuni e aree rurali, con un impatto diretto sulla qualità della vita delle persone più vulnerabili.
Il cuore del progetto è una Fiat 500 elettrica 3+1, convertita per operare in modalità di guida autonoma a bassa velocità.
Questa soluzione, sviluppata nell’ambito del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile con il supporto di Fondazione Ico Falck e Fondazione Politecnico di Milano, e con la partnership tecnologica di Cisco Italia, mira a garantire l’accesso a servizi essenziali come farmacie, uffici comunali, e ambulatori medici, promuovendo l’autonomia e l’integrazione sociale di anziani, persone con disabilità, o individui con limitata mobilità.
“Robo-Caring” non è semplicemente un esperimento tecnologico, ma un approccio olistico alla mobilità, che riconosce il ruolo cruciale della tecnologia nel migliorare il benessere della comunità.
Il progetto si pone l’obiettivo di creare un modello sostenibile e replicabile, un vero e proprio catalizzatore per una trasformazione profonda del sistema di trasporti locali.
Il sottosegretario Raffaele Cattaneo ha sottolineato come la Lombardia, forte delle competenze del Politecnico di Milano, si collochi all’avanguardia globale nello sviluppo della guida autonoma.
Mantenere questa leadership, secondo Cattaneo, richiede un continuo investimento in ricerca e innovazione, orientato a soluzioni concrete per la società.
L’evento di presentazione ha visto il prototipo navigare autonomamente per le vie di Darfo Boario Terme, dimostrando la fattibilità tecnica del servizio.
La presenza di un “safety-driver”, obbligatoria per ragioni di sicurezza e in conformità con le normative vigenti, testimonia l’approccio prudente e responsabile adottato.
Simona Tironi, assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha definito il progetto come un esempio concreto della visione regionale: un sviluppo territoriale che coniuga intelligenza, umanità e progresso tecnologico, senza lasciare indietro nessuno.
L’iniziativa non solo riduce le barriere fisiche alla mobilità, ma anche quelle sociali, creando opportunità di partecipazione e migliorando la qualità della vita per tutti i cittadini.
Il futuro, come prospettato dal team di AIDA, vede l’estensione di questo modello a diverse aree geografiche, contribuendo a una rivoluzione silenziosa nella mobilità sociale e consolidando il ruolo della Lombardia come polo di eccellenza nel campo della guida autonoma e della tecnologia al servizio del cittadino.