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Salone del Mobile: l’accessibilità a rischio, tra speculazione e inclusione.

Il Salone del Mobile.
Milano, ben più di una fiera: un ecosistema complesso che irradia ricadute economiche e culturali sull’intera città, come evidenziato dal recente rapporto “Eco Sistema Design Milano”, frutto della collaborazione con il Politecnico.
L’analisi rivela un impatto significativo, stimolando un indotto di notevoli proporzioni e proiettando Milano in una dimensione internazionale di primaria importanza nel settore del design. Tuttavia, l’edizione 2024 ha messo in luce una problematica cruciale: la speculazione sui prezzi degli alloggi, un fenomeno che rischia di compromettere l’accessibilità e l’inclusività, elementi fondanti dell’identità stessa del Salone.
Le tariffe alberghiere hanno subito fluttuazioni vertiginose, con picchi che hanno superato i 3.641 euro per le strutture di lusso e incrementi che, in alcuni casi, hanno sfiorato il 130% rispetto a periodi equivalenti dell’anno.

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Anche le soluzioni di alloggio private, come appartamenti e case vacanze, hanno registrato aumenti considerevoli, penalizzando sia i professionisti del settore che i visitatori occasionali.

Questo fenomeno non è semplicemente una questione di offerta e domanda, ma riflette una dinamica più ampia di gentrificazione e pressione immobiliare che affligge la città.
La presidente del Salone del Mobile.
Milano, Maria Porro, ha espresso la necessità urgente di affrontare questa situazione, sottolineando come l’esclusione di fasce di pubblico a causa dei costi eccessivi contrasta con lo spirito inclusivo che ha sempre caratterizzato la manifestazione.

L’obiettivo non è solo quello di preservare l’accessibilità economica, ma anche di garantire una partecipazione ampia e diversificata, che comprenda non solo le élite del design, ma anche gli artigiani, gli studenti, i giovani designer e tutti coloro che contribuiscono a plasmare la cultura del progetto.
Un dato allarmante è stato il calo dei visitatori italiani (-1,9%), un segnale che indica come la difficoltà a reperire alloggi a prezzi ragionevoli stia limitando la partecipazione di un pubblico locale essenziale.

La perdita di questo segmento di visitatori non solo impoverisce l’esperienza del Salone, ma rischia anche di compromettere il legame tra la manifestazione e il territorio.

La soluzione a questa problematica non può essere affidata a singoli attori, ma richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni, operatori del settore alberghiero e organizzatori del Salone.

È necessario sviluppare strategie condivise, che promuovano l’offerta di alloggi a prezzi accessibili, incentivino la creazione di soluzioni abitative temporanee e sostengano iniziative volte a favorire l’inclusione sociale e culturale.

Il Salone del Mobile.
Milano rappresenta un patrimonio inestimabile per Milano e per l’Italia, e la sua sostenibilità dipende dalla capacità di preservarne l’accessibilità e l’inclusività, garantendo che tutti possano partecipare alla celebrazione del design e dell’innovazione.

L’urgenza è quella di un patto di responsabilità collettiva, che metta al centro il bene comune e la salvaguardia di un evento di portata internazionale.

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