Il Salone del Mobile.
Milano 2026 si configura come un evento di rottura, un’evoluzione strategica che non si limita a celebrare l’eccellenza del design italiano, ma la proietta verso nuovi orizzonti culturali ed economici.
L’inclusione della cucina italiana nel patrimonio immateriale dell’UNESCO catalizzerà un’attenzione inedita su Eurocucina, non solo come fiera specializzata, ma come espressione tangibile di un’identità nazionale profondamente radicata nella tradizione culinaria e nell’innovazione tecnologica.
Un elemento distintivo di questa edizione sarà il progetto “Salone Raritas”, una vetrina esclusiva dedicata al collezionismo, all’antiquariato e al vintage, curata da Forma Fantasma e Annalisa Rosso.
Questo spazio non si pone come un mero compartimento stagno, ma come un punto di connessione tra passato e futuro, un dialogo tra le maestrie artigianali di ieri e le nuove tendenze del design contemporaneo.
L’obiettivo è creare un ecosistema che valorizzi il patrimonio culturale italiano, stimolando la ricerca, la conservazione e la diffusione di opere d’arte e manufatti unici.
L’espansione internazionale rappresenta un pilastro fondamentale della strategia del Salone.
Il successo dell’evento a Riyadh nel 2026 apre la strada a una presenza consolidata nel Medio Oriente, rafforzando i legami commerciali e culturali con un mercato in rapida crescita.
Parallelamente, si prosegue nel percorso di “diplomazia del design”, un approccio proattivo volto a promuovere l’immagine del Made in Italy nel mondo e a favorire la creazione di nuove opportunità per le imprese italiane.
La partnership con Art Basel, estesa ora ad Hong Kong, testimonia l’ambizione di intercettare i flussi artistici globali e di posizionare il design italiano come elemento chiave nel panorama dell’arte contemporanea.
Riconoscendo il ruolo cruciale delle nuove generazioni, il Salone Satellite, da 26 anni punto di riferimento per i giovani designer, si arricchisce di un’iniziativa formativa inedita.
Un programma di mentorship, che coinvolgerà 100 studenti under 25 provenienti dalle università milanesi, mira a fornire loro gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro del design. Questa apertura verso il talento emergente non è un atto di beneficenza, ma un investimento strategico nel capitale umano, volto a garantire la vitalità e la rilevanza del Salone del Mobile.
Milano nel lungo termine.
L’obiettivo ultimo è trasformare il Salone in un vero e proprio laboratorio di idee, un motore di innovazione e un hub per lo sviluppo del design italiano nel mondo.
La nuova edizione del Salone si configura quindi come un ponte tra tradizione e innovazione, tra territorio e globalizzazione, un’opportunità per celebrare l’eccellenza del Made in Italy e per proiettarlo verso un futuro sostenibile e prospero.




