L’imminente convergenza tra la Banca Popolare di Sondrio e Bper Banca si concretizza con un piano di integrazione complesso e ambizioso, destinato a rimodellare il panorama bancario italiano.
Il 5 novembre, i rispettivi Consigli di Amministrazione valuteranno formalmente l’operazione, parallelamente all’approvazione dei bilanci trimestrali, segnando un passo cruciale verso la realizzazione della fusione.
Il completamento dell’accordo, soggetto all’assenso delle assemblee degli azionisti e all’oculato giudizio delle autorità di vigilanza, è attualmente fissato entro la prima metà del 2026.
L’operazione non si limita a unire due istituti di credito; si configura come un progetto di trasformazione profonda, che implica una riorganizzazione strutturale e un’ottimizzazione delle risorse.
Il Consiglio di Bper ha già approvato un nuovo modello organizzativo, concepito per operare in sinergia con la Popolare di Sondrio a seguito della fusione.
Questo modello prevede un’immediata ottimizzazione della rete agenziale, con l’accorpamento di circa novanta filiali strategiche concentrate nelle regioni del Nord e Centro Italia, escludendo la provincia di Sondrio per preservare la presenza locale e la specificità del territorio.
L’iniziativa include anche la creazione di nuove direzioni regionali, con particolare attenzione all’area dell’Alta Lombardia, un’indicazione della volontà di consolidare la presenza e l’offerta di servizi finanziari in una regione economicamente rilevante.
Un elemento cruciale del piano di integrazione è la gestione del capitale umano.
Per favorire un naturale ricambio generazionale e alleggerire la struttura organizzativa, è stato avviato un programma di incentivazione all’uscita volontaria per circa 800 dipendenti, supportato da un fondo di solidarietà che ne garantisce una transizione sostenibile.
Questa decisione, pur delicata, mira a rendere l’organizzazione più agile e reattiva alle sfide del mercato.
La fusione, secondo le dichiarazioni congiunte delle banche, rappresenta una leva strategica fondamentale per accelerare la crescita sostenibile e massimizzare la creazione di valore per tutti gli stakeholder – azionisti, dipendenti, clienti e comunità locali.
Le sinergie derivanti dall’integrazione, sia in termini di riduzione dei costi operativi che di incremento dei ricavi, sono considerate un fattore determinante per il successo dell’operazione e per il rafforzamento della competitività del gruppo bancario risultante.
La convergenza tra Sondrio e Bper non è quindi solo un’operazione finanziaria, ma un progetto di crescita e sviluppo per il territorio, volto a consolidare la presenza bancaria e a promuovere l’inclusione finanziaria.