sabato, 24 Maggio 2025
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Telemarketing: Indagine AGCM su pratiche ingannevoli

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha aperto un’indagine formale nei confronti di diversi operatori del settore del telemarketing, sollevando un campanello d’allarme su pratiche commerciali aggressive e potenzialmente ingannevoli. L’azione, supportata da un’approfondita attività di indagine congiunta condotta dal Corpo delle Guardie di Finanza, mira a chiarire la responsabilità di sette società di call center operanti in ambiti cruciali come quello dell’energia e delle telecomunicazioni.Le società sotto esame – Action S.r.l., Fire S.r.l., J.Wolf Consulting S.r.l., Noma Trade S.r.l., Entiende S.r.l., Nova Group S.r.l. e My Phone S.r.l. – sono accusate di aver adottato tattiche che hanno deliberatamente confuso i consumatori, creando un quadro distorto delle offerte commerciali proposte. In particolare, l’indagine si concentra sull’uso di informazioni non veritiere o omesse riguardo all’identità dei chiamanti, mascherando spesso l’effettiva natura del contatto come proveniente da fornitori di servizi affidati o addirittura enti pubblici.Il fulcro delle irregolarità risiede nella presentazione di offerte contrattuali, sia per la fornitura di energia elettrica che per servizi di telefonia, con una presunta convenienza economica che, a quanto pare, non corrisponde alla realtà. L’AGCM sospetta che i call center abbiano utilizzato argomentazioni fuorvianti per spingere i consumatori ad accettare contratti, spesso senza una chiara comprensione dei termini, delle condizioni o dei costi complessivi.Questa azione dell’AGCM si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alle pratiche di telemarketing in Italia. La proliferazione di offerte aggressive e le crescenti lamentele dei consumatori hanno spinto l’autorità a intensificare i controlli e a perseguire con maggiore severità le aziende che violano le normative sulla concorrenza e sulla trasparenza commerciale.L’indagine non si limita a valutare la condotta individuale delle società coinvolte, ma mira anche a identificare eventuali schemi organizzativi o pratiche sistemiche che potrebbero aver facilitato le irregolarità. L’obiettivo finale è quello di tutelare i diritti dei consumatori, garantire la correttezza del mercato e prevenire l’adozione di pratiche commerciali scorrette che possano danneggiare l’economia e la fiducia dei cittadini. La collaborazione con la Guardia di Finanza, che ha fornito elementi cruciali per l’avvio dell’istruttoria, sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella lotta alla concorrenza sleale e alla tutela del consumatore. Le conseguenze per le società coinvolte potrebbero essere pesanti, inclusi sanzioni pecuniarie significative e ordini di cessazione delle pratiche commerciali irregolari.

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