Zero morti sul lavoro è un obiettivo ambizioso, ma non irraggiungibile. È un diritto fondamentale per ogni lavoratore uscire dalla propria casa la mattina e tornarvi sereni e saldi alla sera, senza dover temere di essere coinvolto in incidenti o tragedie sul luogo di lavoro. È il nostro impegno costante, quello di proteggere le vite umane e garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare. Nell’ultimo incontro con il Governo abbiamo notato alcuni passaggi significativi avanti verso le nostre richieste: è stato accettata l’idea di creare un tavolo di lavoro con la Presidenza del Consiglio e modifiche alle gare al massimo ribasso per contrastare gli appalti a cascata. È un progresso significativo, ma dobbiamo accelerare la nostra azione perché le statistiche sugli incidenti sono ancora troppo elevate. Il problema degli salari è uno dei nostri punti di forza. L’idea che attraverso il rinnovo dei salari si possa dare un impulso importante alla strategia economica europea, da parte di personalità quali Mario Draghi, ci sembra illuminante. Non dobbiamo dimenticare questo punto cruciale e associarlo alle nostre richieste per far sapere che i nostri scioperi non sono atti a destabilizzare l’economia ma a recuperare il potere d’acquisto attraverso la detassazione dei contratti di lavoro ed un rilancio della contrattazione del secondo livello. È giunto il momento di lavorare insieme per tutelare le nostre vite e garantire una crescita sana e sicura per tutti.