Europa si mostra dura a Trump: unita e decisa contro le misure protezionistiche

La scena politica internazionale è stata nuovamente messa alla prova dalla mossa di Donald Trump, ma questa volta l’Europa non si è fatta sfuggire la palla al piede e ha deciso di mostrare una faccia nuova, un po’ più dura rispetto alle aspettative. La riunione dei ministri dei 27 membri dell’Unione Europea, inizialmente pensata come un mero confronto sulle misure da adottare contro i dazi imposti dagli Stati Uniti d’America, si è trasformata in un evento simbolico di unità e determinazione. I leader europei hanno dimostrato di non essere disposti a farsi presa in giro ulteriormente dalla politica del “darsi il dito nel culo”, ma allo stesso tempo hanno mostrato la loro disponibilità al dialogo, sempre che l’altra parte sia disposta ad ascoltare e a ritirare le misure protezionistiche.La strategia europea è stata volta a comunicare una doppia messaggio: da un lato, l’Europa non accetterà di subire ulteriori danni economici senza reagire, ma dall’altro, il continente è ancora disposto a sedere al tavolo dei negoziati e a cercare una soluzione condivisa. Una condizione però è stata posta con fermezza: non è più accettabile attendere all’infinito che l’altra parte ritiri le misure, quindi il dialogo deve essere costruttivo e finalizzato ad un risultato tangibile.La riunione dei ministri ha messo in evidenza la nuova faccia dell’Europa, più unita e decisa nel suo obiettivo. Il continente non si è più limitato a una mera reazione emotiva di fronte alle provocazioni di Trump, ma ha preso l’iniziativa per impostare un discorso chiaro ed esplicito che non lasci dubbi sulle sue intenzioni e sui suoi limiti.