L’anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia evoca un capitolo doloroso della nostra storia repubblicana, un momento in cui le fondamenta stesse della Costituzione italiana furono messe a serio rischio da un’onda di violenza eversiva. Lungi dall’essere un evento isolato, la strage si inserisce in un decennio oscuro, segnato dal terrorismo nero e da tentativi di destabilizzazione istituzionale che miravano a soppiantare il fragile equilibrio democratico post-bellico.La resilienza della Repubblica Italiana, tuttavia, si è manifestata nella capacità di un fronte ampio e variegato – partiti politici, organizzazioni sindacali, corpi intermedi e la società civile nel suo complesso – di opporsi con determinazione a questa minaccia. Questa risposta unitaria, un vero atto di coraggio civile, dimostrò la forza intrinseca di un popolo che aveva scelto la democrazia e che era disposto a difenderla, anche a costo di enormi sacrifici.Il prezzo pagato per questa difesa fu terribile. Innumerevoli vite innocenti furono spezzate, lasciando dietro di sé ferite profonde e un senso di vuoto incolmabile. Il ricordo di queste vittime, la loro storia e la loro dignità, devono costituire un monito costante contro ogni forma di violenza e di estremismo.Il percorso verso la giustizia, seppur irto di difficoltà e ritardi inaccettabili, ha visto ora una prima, seppur parziale, soddisfazione con le sentenze che hanno riguardato gli esecutori materiali. Tuttavia, è cruciale che l’indagine non si limiti a ricostruire la catena degli eventi e a individuare i diretti responsabili, ma che scavi a fondo per comprendere le dinamiche politiche, sociali ed economiche che hanno reso possibile un simile atto di barbarie. È imperativo svelare le complicità, le omissioni e i silenzi che hanno protetto gli orchestratori di questa eversione.Il ruolo delle associazioni dei familiari delle vittime è stato, e continua ad essere, fondamentale. La loro incrollabile ricerca della verità, la loro perseveranza nel ricordare e nel denunciare, hanno fornito una spinta propulsiva cruciale per il sistema giudiziario e per la coscienza civile. La loro voce, portatrice di dolore e di speranza, è un patrimonio prezioso per la nostra democrazia.La verità, come ha giustamente sottolineato il Presidente della Repubblica, è un pilastro fondamentale della vita democratica. Essa non è solo un dovere nei confronti delle vittime e dei loro familiari, ma anche un investimento nel futuro, un modo per rafforzare la nostra identità repubblicana e per prevenire il ripetersi di simili tragedie. La memoria non deve mai essere un peso del passato, ma una guida per il presente e una bussola per il futuro.
Brescia, 63° anniversario: mai dimenticare la strage di Piazza della Loggia.
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