Il principio garantista, cardine imprescindibile per chi si colloca nel solido schieramento del centrodestra, si presenta oggi, paradossalmente, come un elemento di dissonanza all’interno stesso della coalizione. L’apparente contrasto si manifesta con particolare acuziezza nel dibattito che circonda la recente nomina di Enrico Pazzali alla guida della Fondazione Fiera Milano, e nelle reazioni che ne sono seguite, in particolare da parte di Fratelli d’Italia. La presunta adesione a posizioni che sembrano minimizzare l’importanza del diritto alla presunzione di innocenza, pilastro fondamentale per la tutela dei diritti individuali, appare in contrasto con l’identità che il centrodestra ha costantemente rivendicato, distinguendosi nettamente da un centrosinistra incline a sfruttare le vicende giudiziarie per fini politici e propagandistici. Questa tendenza, spesso avvalorata da conclusioni frettolose e generalizzazioni, si è ripetutamente rivelata inaccurata, evidenziando la fragilità di approcci basati su giudizi sommari e preconfezionati.Il garantismo, lungi dall’essere un semplice slogan retorico, costituisce un impegno concreto a salvaguardare il giusto processo, a garantire il diritto alla difesa e a impedire che l’opinione pubblica venga influenzata da pregiudizi o da narrazioni parziali. Significa, in sostanza, respingere ogni forma di stigmatizzazione preventiva, ricordando che la verità si rivela solo attraverso un’indagine accurata e imparziale, condotta nel rispetto delle garanzie costituzionali.L’episodio legato alla Fondazione Fiera Milano offre dunque l’opportunità di riflettere sulla coerenza del garantismo come valore fondante del centrodestra. Una posizione garantista autentica non può essere strumentalizzata o sacrificata sull’altare di considerazioni di opportunità politica o di immagine pubblica. Richiede, al contrario, un’applicazione rigorosa e universale, che trascenda le appartenenze ideologiche e le simpatie personali.È imperativo, pertanto, che la coalizione di centrodestra riaffermi con forza i propri principi, promuovendo una cultura del rispetto dei diritti e della presunzione di innocenza, e contrastando ogni forma di pregiudizio e di stigmatizzazione preventiva. Solo così sarà possibile consolidare la credibilità del centrodestra e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La questione non è solo di ordine procedurale, ma rappresenta un vero e proprio test di identità per il centrodestra italiano.
Garantismo a rischio: fratture nel centrodestra italiano
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