La recente manifestazione di un gruppo Pro Pal fuori dalle redazioni di Libero e Il Giornale ha sollevato una questione cruciale sul delicato equilibrio tra libertà di espressione, diritto di protesta e rispetto per la dignità professionale.
L’episodio, che ha visto i manifestanti rivolgere epiteti ingiuriosi e accuse di parzialità nei confronti dei giornalisti, costituisce un attacco diretto non solo ai singoli individui, ma all’intera funzione del giornalismo democratico.
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti (Alg) ha prontamente espresso la propria solidarietà ai colleghi, riconoscendo la gravità di un gesto che mira a intimidire e a condizionare l’attività informativa.
L’episodio ci ricorda che la libertà di stampa, pilastro fondamentale di una società libera, è costantemente minacciata da tentativi di pressione, siano essi di natura politica, ideologica o sociale.
È imperativo riaffermare i principi cardine che guidano la professione giornalistica: l’impegno alla ricerca della verità, l’obiettività nell’esporre i fatti e la libertà di esprimere opinioni, anche quando queste risultano scomode o impopolari.
La pluralità delle voci e la diversità delle prospettive sono essenziali per garantire un dibattito pubblico informato e costruttivo.
Il giornalismo non è un esercizio di propaganda o di propaganda al contrario, né un mero strumento di polizia.
È un atto di responsabilità verso la collettività, un tentativo di illuminare le zone d’ombra e di dare voce a chi altrimenti non l’avrebbe.
La manifestazione in questione, pur nell’esercizio del diritto di protesta, ha superato i limiti del rispetto dovuto alla dignità professionale e alla libertà di espressione.
La verbalizzazione di accuse infondate, l’utilizzo di un linguaggio aggressivo e la generalizzazione di giudizi negativi costituiscono un tentativo di delegittimazione che non può essere tollerato.
La solidarietà dell’Alg ai colleghi di Libero e Il Giornale non è solo un gesto di supporto individuale, ma una ferma riaffermazione del valore della libertà di informazione come diritto imprescindibile e un monito a tutti coloro che, da qualsiasi posizione, tentano di comprometterla.
È necessario che l’intera comunità, i media, le istituzioni e la cittadinanza, si unisca nella difesa di questo principio, garantendo un ambiente in cui i giornalisti possano svolgere il proprio lavoro in sicurezza e con la libertà necessaria per adempiere al loro ruolo di cani da guardia della democrazia.
L’attacco alla stampa è un attacco a tutti noi.