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sabato, 17 Maggio 2025
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Il centrosinistra si accredita meriti che non sono propri dei suoi governi in Umbria

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Il centrosinistra continua a cercare di attribuirsi meriti che non sono propriamente suoi. I dati sull’aumento del turismo in Umbria nei primi quattro mesi del 2025, che registrano un +10 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024, costituiscono una notizia positiva, ma non sono affatto il risultato della nuova Giunta regionale insediatasi cinque mesi fa. Si tratta piuttosto del frutto di una programmazione attenta e strategica messa in campo dai precedenti governanti del centrodestra. Così sostengono i consiglieri regionali dell’opposizione Paola Agabiti, Nilo Arcudi, Enrico Melasecche, Matteo Giambartolomei, Eleonora Pace, Laura Pernazza, Andrea Romizi e Donatella Tesei. Fino al 2019, l’Umbria era relegata alle periferie delle principali rotte turistiche italiane. L’aeroporto regionale registrava una scarsità di passeggeri, con appena 68mila annui e un numero ridotto di collegamenti. Mancava una strategia promozionale strutturata e si verificavano errori clamorosi, come quello della Giunta Marini che utilizzò immagini inesatte della Val d’Orcia, situata effettivamente in Toscana.Il centrodestra ha ereditato una regione poco visibile e l’ha riproposta al centro, attraverso la creazione del “brand Umbria”, che sintetizza le diverse anime della nostra terra: turismo, cultura, agricoltura, artigianato. L’obiettivo è stato quello di rendere l’Umbria più riconoscibile e competitiva a livello nazionale e internazionale, un obiettivo che è stato ampiamente raggiunto.Nella legislatura 2019-2024 sono stati investiti fondi importanti per promuovere il turismo regionale, non solo all’interno, ma anche sui principali mercati europei e nord americani. Sono state riprese partecipazioni a fiere come la Bit di Milano e il Ttg di Rimini, rinnovata la collaborazione con Enit, l’ente nazionale del turismo italiano.La Giunta Tesei ha creduto fortemente nel turismo esperienziale e sostenibile, puntando su percorsi come il cammino di San Francesco, il cicloturismo, il turismo ambientale, religioso e agroalimentare. Tutti questi progetti e investimenti hanno dato risultati concreti.Basti pensare all’aeroporto internazionale dell’Umbria: grazie alle politiche della precedente amministrazione di centrodestra, i passeggeri sono passati da 68mila nel 2019 a 534mila210 nel 2024, con una rete di collegamenti internazionali quadruplicata. I dati sbandierati dall’assessore Meloni sono l’effetto diretto delle politiche costruite nella precedente legislatura.Anche la durata media dei soggiorni è cresciuta sensibilmente, superando i 2,4 giorni: una tendenza che il centrodestra ha lavorato per rafforzare, favorendo il turismo di qualità e la destagionalizzazione. Se oggi l’Umbria cresce nei numeri, nell’immagine e nella permanenza media dei turisti, lo deve alla visione della Giunta Tesei.Chi governa attualmente si limita ad amministrare i frutti di una semina lungimirante del passato. Se la sinistra intende attribuirsi meriti nel settore del turismo, o è totalmente ignara di quanto accaduto negli anni precedenti, o consapevolmente tenta di distorcere la realtà.

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