lunedì 20 Ottobre 2025
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Milan Urban Food Pact: un impegno decennale per la sovranità alimentare globale.

Il Milan Urban Food Policy Pact Global Forum 2025, un crocevia di voci da 130 città su scala globale – un terzo delle 330 città che hanno aderito al patto del 2015 – ha sancito un impegno decennale verso la sovranità alimentare urbana e la costruzione di resilienza.

L’evento, culminato nell’approvazione unanime di una dichiarazione, ha delineato un percorso ambizioso per affrontare le sfide complesse che intersecano crisi climatica, disuguaglianze sociali e conflitti, tutte mediate dalla sicurezza alimentare.

Il nucleo centrale della dichiarazione ribadisce un principio etico imprescindibile: la fame non può mai essere strumentalizzata come arma di guerra o come strumento di coercizione politica.
Questo principio, cardine del Pact, si radica nella visione di un diritto umano fondamentale, l’accesso a cibo sicuro, sano e adeguato, un diritto che trascende ogni contingenza e deve essere garantito universalmente.

L’impegno delineato si articola in cinque pilastri strategici, destinati a guidare le politiche alimentari urbane per i prossimi dieci anni.

Innanzitutto, si riconosce l’inscindibile legame tra il cambiamento climatico e la produzione alimentare, esigendo un’integrazione sinergica tra misure di mitigazione (riduzione delle emissioni) e adattamento (resilienza ai cambiamenti climatici) nelle politiche alimentari cittadine.
Questo implica, ad esempio, promuovere pratiche agricole sostenibili, ridurre lo spreco alimentare e rafforzare la biodiversità dei sistemi alimentari urbani.
In secondo luogo, si enfatizza il ruolo cruciale dei pasti scolastici come strumento di protezione sociale ed equità.
Garantire l’accesso a pasti nutrienti per tutti i bambini rappresenta un investimento nel capitale umano e un passo fondamentale per ridurre la povertà infantile e promuovere la salute e l’apprendimento.
Il terzo pilastro si concentra sullo sviluppo di capacità umane e infrastrutture.
Ciò implica investire in programmi di formazione per i professionisti del settore alimentare, promuovere l’assistenza tecnica e facilitare lo scambio di risorse tra governi locali, istituzioni accademiche, agenzie delle Nazioni Unite, settore privato e società civile.
L’obiettivo è costruire un ecosistema collaborativo capace di affrontare le sfide complesse che si presentano.
Riconoscendo il ruolo cruciale della conoscenza, la dichiarazione sottolinea l’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione nel campo delle politiche alimentari, incoraggiando la condivisione di dati e conoscenze a livello regionale e globale.

Infine, la dichiarazione riconosce che il diritto al cibo è intrinsecamente legato alla pace e alla stabilità.
Costruire sistemi alimentari resilienti e inclusivi non è solo un imperativo umanitario, ma anche una condizione necessaria per prevenire conflitti e promuovere la coesione sociale.
Come osservato dalla vicesindaca Anna Scavuzzo, la comunità del Pact di Milano si rafforza costantemente, impegnandosi in un decennio di implementazione concreta, integrazione delle politiche e inclusione di nuove prospettive.
Attraverso un approccio olistico e collaborativo, alimentato dalla convinzione che il cibo possa essere un potente catalizzatore per la pace, l’inclusione e la sostenibilità ambientale.

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