Il Comune di Milano si unisce alla campagna nazionale “50.000 Sudari per Gaza”, un’iniziativa corale promossa da un ampio fronte di intellettuali, studiosi e figure di spicco della società civile, con l’urgenza di focalizzare l’attenzione globale sulla catastrofe umanitaria che si sta consumando nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati. L’adesione si concretizza con un gesto simbolico di profonda eco: l’esposizione, per l’intera giornata del 24 maggio, di un lenzuolo bianco – il Sudario per Gaza – sulla facciata di Palazzo Marino.Questo atto non è un mero adempimento formale, ma un invito pressante alla riflessione collettiva, un’esortazione alla partecipazione attiva della cittadinanza di fronte a una crisi che trascende i confini geografici e politici. Il Sudario, nella sua essenzialità, incarna un potente linguaggio universale: la pietà, la compassione, la cura per chi ha sofferto e perso la vita. È un abbraccio virtuale, ma sentito, rivolto alle vittime innocenti, in particolare donne, bambini e anziani, sprovvisti di colpa e ridotti a numeri in un conflitto inaccettabile.L’iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di impegno civico e umanitario che caratterizza l’identità di Milano, città storicamente sensibile alle questioni di giustizia sociale e alla difesa dei diritti umani. L’adesione alla campagna “50.000 Sudari per Gaza” rappresenta una riaffermazione dei valori fondamentali di pace, solidarietà e accoglienza, pilastri imprescindibili per una comunità che aspira a essere inclusiva e responsabile. Al di là del gesto simbolico, l’amministrazione comunale intende sostenere un dialogo costruttivo e promuovere iniziative concrete volte a contribuire alla risoluzione del conflitto, facilitando l’accesso agli aiuti umanitari e favorendo il reinserimento socio-economico delle popolazioni colpite. Si riconosce che la crisi umanitaria a Gaza è strettamente legata a questioni geopolitiche complesse e radicate nel tempo, ma si ritiene imprescindibile agire con immediatezza per alleviare le sofferenze e sostenere la speranza in un futuro di pace e prosperità per tutte le persone coinvolte. Il Sudario, quindi, non è solo un monito sulla tragedia attuale, ma un’espressione di volontà di partecipare attivamente alla costruzione di un mondo più giusto e umano.