Un grido d’allarme si leva dal cuore di Milano: Fratelli d’Italia ha mobilitato una manifestazione pubblica per focalizzare l’attenzione su una criticità che mina la dignità e l’autonomia di una parte significativa della popolazione – l’inaccessibilità del sistema di trasporto pubblico.
La protesta non si limita a una semplice denuncia, ma si configura come un’urgente richiesta di intervento su una problematica strutturale che affligge la città.
L’esperienza diretta di onorevoli, consiglieri e militanti ha messo a nudo le difficoltà quotidiane affrontate da persone con mobilità ridotta: ascensori fuori servizio, montascale inattivi e la persistenza di barriere architettoniche che rendono l’utilizzo della metropolitana un percorso ad ostacoli, spesso frustrante e pericoloso.
Il tempo impiegato per percorrere brevi tratti, dilazionato da guasti e assenze di personale, è una tangibile dimostrazione di un’inadeguatezza sistemica.
Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, sottolinea con fermezza l’inaccettabilità di una situazione che contrasta con l’immagine di città moderna e all’avanguardia che Milano aspira a proiettare.
La responsabilità, a suo dire, ricade sull’amministrazione comunale e sulla gestione di ATM, evidenziando un’inefficienza che compromette il diritto alla mobilità.
Deborah Dell’Acqua, vicecoordinatrice cittadina, aggiunge che la problematica non è un caso isolato, ma una condizione strutturale che penalizza la vivibilità urbana.
La manifestazione non è solo una contestazione, ma un’affermazione di principio.
L’accessibilità non deve essere percepita come un’elemosina, un favore concesso a una minoranza, ma come un diritto fondamentale, un elemento imprescindibile di una società inclusiva e civile.
Garantire l’accessibilità significa tutelare la libertà di movimento, l’autonomia e la partecipazione attiva alla vita sociale di ogni cittadino, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche.
L’iniziativa di Fratelli d’Italia si pone quindi come un catalizzatore per un dibattito più ampio e costruttivo, volto a sollecitare interventi concreti e duraturi.
Si tratta di rivedere i protocolli di manutenzione, incrementare le risorse umane dedicate all’assistenza, promuovere l’innovazione tecnologica e, soprattutto, sensibilizzare l’intera comunità sulla necessità di abbattere le barriere architettoniche e culturali che ancora ostacolano l’inclusione piena e reale di tutti i cittadini milanesi.
La battaglia per l’accessibilità è, in definitiva, una battaglia per la giustizia sociale e per il riconoscimento della dignità di ogni persona.