La recente tornata di referendum in Lombardia ha delineato un quadro complesso e variegato, rivelando dinamiche significative nell’impegno civico e nelle preferenze elettorali dei suoi abitanti. Sebbene la partecipazione complessiva si sia attestata al 30,7%, un dato che solleva interrogativi sulla vitalità della democrazia diretta, alcuni comuni si sono distinti per un’inattesa mobilitazione.Cernusco sul Naviglio, un centro urbano in rapida espansione alle porte di Milano, e Villa Biscossi, un piccolo borgo immerso nella Lomellina, si sono configurati come eccezioni rilevanti. A Cernusco, la concomitanza con l’elezione del sindaco ha evidentemente stimolato la partecipazione, con il 50,7% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. Ancora più sorprendente è la performance di Villa Biscossi, dove, in un contesto di appena 70 residenti, oltre la metà della popolazione ha espresso il proprio voto, testimoniando un forte senso di appartenenza e un’attenzione particolare alle questioni locali.La situazione a Saronno, in provincia di Varese, pur in attesa dello spoglio per l’elezione del sindaco, ha visto un’affluenza referendaria inferiore al quorum, attestandosi al 45,46%, suggerendo una minore risonanza delle proposte referendarie in quell’area.L’analisi delle affluenze a livello provinciale rivela differenze marcate. Milano, come capoluogo, spicca con il 36,8%, l’unico dato provinciale a superare la soglia del 35%, indicando una maggiore sensibilità politica e un più intenso coinvolgimento civico nella popolazione milanese.Al contrario, la provincia di Sondrio, l’unica governata dal centrodestra, si distingue per l’affluenza più bassa, pari al 21%, un dato che potrebbe riflettere un disinteresse politico più diffuso o una diversa percezione del valore della partecipazione democratica. La Valtellina, con comuni come Aprica (12%) e Bormio (18.7%), presenta affluenze particolarmente basse, suggerendo potenziali fattori socio-economici o geografici che limitano l’impegno civico in queste aree.Questi risultati, al di là dei numeri, sollevano interrogativi importanti sulla salute della democrazia lombarda, evidenziando la necessità di approfondire le cause delle differenze territoriali e di promuovere iniziative volte a incentivare la partecipazione politica a tutti i livelli. L’analisi delle dinamiche in atto a Cernusco sul Naviglio e Villa Biscossi, in particolare, potrebbe fornire spunti preziosi per comprendere come stimolare un maggiore coinvolgimento civico, anche in contesti sociali diversi.
Referendum in Lombardia: Affluenze a due velocità, tra partecipazione e disinteresse.
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