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mercoledì 5 Novembre 2025

Sfiducia a Picchi: Scissione in Lombardia e Fratelli d’Italia

La vicenda che ha scosso il Consiglio Regionale della Lombardia e investito il governo regionale è culminata nell’approvazione di una mozione di sfiducia rivolta a Federica Picchi, sottosegretaria allo Sport e ai Giovani, figura di spicco di Fratelli d’Italia.

L’atto, proposto dal capogruppo del Partito Democratico, Pierfrancesco Majorino, riflette una crescente insofferenza nei confronti delle posizioni espresse dalla sottosegretaria, manifestate attraverso la condivisione di contenuti Instagram che abbracciano narrazioni “novax”, ovvero contrarie alle vaccinazioni.
La mozione, che puntava all’allontanamento di Picchi dalla giunta regionale, ha ottenuto un risultato significativo, con 44 voti favorevoli contro 23 contrari, un risultato reso possibile anche dal contributo di un numero considerevole di consiglieri regionali che si sono espressi in senso contrario alla linea del proprio partito, configurandosi come veri e propri “franchi tiratori”.

Questo fenomeno, di per sé rilevante, testimonia una frattura all’interno della coalizione di centrodestra, evidenziando la complessità delle dinamiche politiche in atto.
Le controversie relative a Picchi sono nate dalla sua decisione di ripubblicare, sui propri canali social, storie provenienti dal dipartimento sanitario americano guidato da Robert F.

Kennedy Jr.
Tali contenuti suggerivano una possibile correlazione tra l’autismo e l’utilizzo del vaccino contro l’epatite B, una tesi scientificamente infondata e ampiamente screditata dalla comunità scientifica internazionale.
L’atto, percepito come una presa di posizione pericolosa e irresponsabile, ha esacerbato le tensioni già esistenti in ambito regionale.

L’ascesa politica di Federica Picchi è stata rapida: subentrata in giunta al posto di Lara Magoni, eletta al Parlamento Europeo, si era rapidamente affermata come figura di riferimento all’interno del partito, coltivando legami stretti con Arianna Meloni, figura di spicco dell’area più ideologica di Fratelli d’Italia, e il deputato Giovanni Donzelli.

L’incontro tra i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia con Meloni e Donzelli, avvenuto proprio in sede di Consiglio Regionale, suggerisce una regia politica di alto livello che ha cercato di gestire la crisi.

La mozione, inizialmente non discussa in Aula a causa della mancata raggiungimento della maggioranza assoluta richiesta per la sua approvazione (due terzi dei consiglieri regionali, pari a 42 membri), ha infine trovato la forza necessaria per superare l’ostacolo grazie al voto di coscienzaprofessionale dei franchi tiratori.
L’evento solleva interrogativi sulla responsabilità politica e sulla libertà di espressione in ambito pubblico, soprattutto quando si tratta di argomenti delicati come la salute e la sicurezza dei cittadini.

La vicenda evidenzia, inoltre, la crescente polarizzazione del dibattito pubblico e la difficoltà di conciliare la libertà individuale con il dovere di garantire informazioni accurate e responsabili.
Il caso Picchi, dunque, rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di un approccio più cauto e informato nella comunicazione di messaggi che possono avere un impatto significativo sulla società.

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