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Atalanta-Genoa: Sulemana rientro, emergenza esterni e scelte tecniche

L’attesa per la sfida contro il Genoa vede l’Atalanta arricchire il proprio organico con il ritorno di Kamaldeen Sulemana, tornato disponibile dopo l’infortunio alla caviglia subito proprio in quella stessa partita di Coppa Italia del 3 dicembre.
La sua ripresa rappresenta un’iniezione di freschezza e versatilità nel comparto offensivo, un’opportunità che il tecnico nerazzurro potrà valutare attentamente in un momento cruciale della stagione.
Parallelamente, la situazione relativa a Mitchel Bakker continua a generare preoccupazione.

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L’olandese prosegue il suo percorso di recupero in solitaria, amplificando le difficoltà per una rosa già provata da un’emergenza di infortuni che colpisce in particolare il ruolo degli esterni.
La scelta tra Zalewski, Zappacosta e il giovane Bernasconi si presenta quindi come una necessità, non una scelta tattica, a testimonianza della fragilità di un settore campo fondamentale per l’equilibrio della squadra.

L’attesa del rientro di Bellanova e Djimsiti, previsto per gennaio, si fa quindi sempre più impellente.
L’impegno di Lookman, ormai volato in Costa d’Avorio per la Coppa d’Africa, lascia un vuoto significativo nel tridente offensivo.

In questa congiuntura, Sulemana si presenta come un’alternativa concreta, affiancandosi a Samardzic nella corsa al ruolo di sostituto.
La sua capacità di creare spazi e di impensabilità nell’azione potrebbe rivelarsi un’arma preziosa per sbloccare una difesa avversaria ostica.
In difesa, l’assenza di Kossounou, anch’esso impegnato nella competizione africana, apre un dibattito tecnico.

La scelta di De Roon, rispetto a Scalvini, per ricoprire il suo posto, suggerisce una preferenza per una maggiore solidità e esperienza, piuttosto che per una potenziale velocità e dinamismo.
Questa decisione riflette la necessità di garantire stabilità e compattezza a una retroguardia che deve fronteggiare un momento delicato, compensando le assenze di elementi chiave e adattandosi a nuove configurazioni tattiche.

La partita contro il Genoa si presenta quindi come un banco di prova significativo per l’Atalanta, chiamata a dimostrare resilienza e capacità di adattamento in un contesto di emergenza.

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