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lunedì 10 Novembre 2025

Atalanta, Palladino all’orizzonte: una rivoluzione in arrivo?

L’ombra di una possibile rivoluzione tecnica si allunga sul futuro dell’Atalanta, un’ombra che porta con sé il nome di Raffaele Palladino.

L’esonero di Ivan Juric, conseguenza di una fragilità manifestata in maniera inequivocabile nelle recenti uscite competitive, sta aprendo un varco nella panchina bergamasca, un varco che sembra destinato a essere colmato proprio dal navigato allenatore campano.
La crisi nerazzurra, lungi dall’essere un semplice momento di debolezza, appare come la concretizzazione di una perdita di identità di gioco, un distacco dalle dinamiche che avevano reso l’Atalanta un punto di riferimento nel panorama calcistico italiano.

Le sole vittorie contro Lecce (4-1) e Torino (3-0), entrambe risalenti a metà settembre, appaiono ormai echi lontani di un passato recente, soffocati da una serie di risultati insoddisfacenti che hanno eroso la fiducia di giocatori e tifosi.

La reticenza di Juric ad affrontare la dirigenza dopo la pesante sconfitta interna contro il Sassuolo, pur riconoscendo la propria responsabilità, suggerisce una frattura profonda, un disaccordo sulle strategie e sulla visione di gioco che hanno portato l’Atalanta a questo punto critico.

Questa situazione, unita alla già manifestato interesse estivo di Palladino per la panchina orobica, lo rende il candidato più concreto e immediato per subentrare.
L’avvento di Palladino non rappresenterebbe semplicemente un cambio di allenatore, ma potenzialmente una svolta filosofica.

Il suo approccio tattico, noto per la propensione all’offensiva e la ricerca di un calcio propositivo, potrebbe iniettare nuova linfa vitale in una squadra appannata e priva di certezze.
Tuttavia, il compito che lo attenderebbe sarebbe arduo: non solo invertire immediatamente la tendenza negativa, ma anche ricostruire un’identità di squadra, rilanciare la fiducia dei giocatori e riconquistare l’ammirazione dei tifosi.

La sfida, complessa e stimolante, si preannuncia come un banco di prova cruciale per il futuro dell’Atalanta e per la carriera di Raffaele Palladino.

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