Il confronto imminente tra Atalanta e Slavia Praga, valido per la Champions League, si preannuncia un banco di prova cruciale per entrambe le squadre, come testimonia l’analisi tattica e psicologica offerta dal tecnico dello Slavia, Jindrich Trpisovsky.
L’allenatore ceco, con una lucidità pragmatica, riconosce la superiorità qualitativa dell’Atalanta, bilanciata però dalle assenze di alcuni elementi chiave nel suo stesso organico.
La preparazione dello Slavia, come rivelato da un confronto diretto con il difensore Jan Zima, ha incluso un’attenta disamina dell’intensità e dell’etica del lavoro imposte da Juric, attuale allenatore dell’Atalanta.
Questa analisi, combinata con le informazioni fornite da Lukas Vorlicky, giovane talento escluso dalla lista Uefa ma con esperienza diretta nel campionato italiano durante la stagione 2022-2023, ha permesso di delineare un quadro preciso delle caratteristiche dell’avversario.
Trpisovsky sottolinea che la chiave per affrontare l’Atalanta non risiede nel focalizzarsi su singoli giocatori, come Adam Lookman, ma nell’adattabilità e nella capacità di reagire a situazioni impreviste, accuratamente studiate in fase preparatoria.
La pressione, esercitata in modo costante su entrambi i fronti, e la capacità di imporre il proprio gioco fin dalle prime fasi di gioco, saranno determinanti.
La squadra ceca è consapevole che la partita potrebbe svilupparsi in diverse direzioni, ma l’allenatore prevede un confronto fisico intenso, fatto di duelli individuali che decideranno l’esito dell’incontro.
Le assenze di giocatori fondamentali come Doudera, Holes e Oglu, elementi cruciali per la fase di pressing e recupero palla, rappresentano un ostacolo significativo per lo Slavia.
La loro assenza compromette la capacità di imporre un ritmo elevato e di costringere l’Atalanta a commettere errori.
Anche la situazione del portiere Stanek, incerto fino all’ultimo momento, aggrava ulteriormente le difficoltà.
L’esperienza recente contro l’Inter, conclusa con un tentativo fallito di contropiede a causa della superiorità avversaria, ha lasciato l’amaro in bocca.
Trpisovsky esprime il desiderio di una partita più combattuta e simile all’esaltante confronto con il Bodo Glimt, indicando un’aspirazione a un gioco più proattivo e aggressivo, capace di mettere in difficoltà l’Atalanta e di contendere attivamente la partita.
La chiave, in definitiva, risiede nella resilienza, nella capacità di adattamento e nella determinazione a onorare la competizione, sfidando un avversario di caratura europea.




