L’infortunio al bicipite femorale destro di Raoul Bellanova, costato l’immediata sostituzione durante l’impegno del Chelsea, impone all’Atalanta una riorganizzazione strategica a tutto campo, ben oltre la semplice necessità di trovare un rimpiazzo sulla fascia destra.
L’emergenza, lungi dall’essere un semplice intoppo, si rivela un catalizzatore per una revisione più ampia del sistema di gioco, in vista di un campionato che richiede risposte immediate e concrete.
La competizione per il ruolo di terzino sinistro si infiamma ulteriormente con Zalewski che sfida Bernasconi, quest’ultimo protagonista indiscusso nelle sfide di Champions League.
Zappacosta, entrato in campo al posto di Bellanova, è destinato a ricoprire il ruolo di titolare sulla destra, ma la sua prestazione sarà cruciale per garantire solidità difensiva e spinta offensiva.
In difesa, il ritorno di Hien rappresenta un potenziamento significativo, mentre Djimsiti si contenderà il ruolo di braccetto sinistro con Ahanor, con Kossounou confermato come punto fermo del pacchetto arretrato.
La scelta di Palladino, guidato dall’imperativo di risalire una classifica tuttora compromettente, si concentrerà sulla capacità di equilibrare esperienza e dinamismo.
L’ossatura tattica rimane saldamente ancorata al 3-4-2-1, con Scamacca chiamato a fare da fulcro dell’attacco, supportato dalle incursioni di De Ketelaere e Lookman. La loro sinergia, affinata in allenamento, sarà determinante per sbloccare le difese avversarie.
Pasalic, versatilità al servizio del collettivo, si candida per sostituire uno tra De Roon ed Ederson, pronto a garantire densità e capacità di interdizione a centrocampo.
A Zingonia, l’intensità degli allenamenti si manterrà alta, con una sessione pomeridiana in programma venerdì e un ultimo richiamo la mattina del match, finalizzato a definire gli ultimi dettagli tattici e a instillare la giusta carica agonistica.
L’obiettivo è chiaro: trasformare un momento di difficoltà in un’opportunità per dimostrare resilienza, coesione e ambizione, consolidando l’identità di una squadra in grado di superare le avversità.




