Il panorama calcistico italiano si tinge di un colpo tardivo e inatteso: Andrea Belotti, attaccante di esperienza, approda al Cagliari in extremis, con la documentazione contrattuale depositata in Lega Serie A a pochi istanti dalla chiusura del mercato estivo.
L’operazione, definita a tempo di record, getta una luce nuova sulla strategia del club sardo, che fino a poche ore prima sembrava aver già completato le proprie manovre di rafforzamento con l’acquisizione dei difensori Ze Pedro e Rodriguez.
L’inatteso arrivo di Belotti è il frutto di una serie di fattori convergenti.
Dopo l’esperienza al Benfica, il giocatore, classe 1993, ha valutato con attenzione le proposte ricevute, percependo una mancanza di adeguatezza nei progetti offerti da Valencia e Sampdoria.
Belotti, consapevole del proprio valore e determinato a continuare a contribuire in Serie A, ha espresso il desiderio di un contesto che gli permettesse di esprimere appieno le proprie capacità.
La risposta del Cagliari è stata rapida e decisa.
L’interesse del club, veicolato con chiarezza dalla dirigenza, guidata dal presidente Giulini e dal direttore sportivo Angelozzi, ha convinto Belotti, affascinato dalla prospettiva di un progetto ambizioso e dalla fiducia dimostrata nei suoi confronti.
L’accordo, raggiunto