venerdì 5 Settembre 2025
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Cremona, la scelta vincente: fiducia, progetto e ambizione.

La mia scelta di approdare a Cremona non è stata casuale, bensì il risultato di un’attenta valutazione che ha visto convergere elementi cruciali per la mia crescita professionale.
La figura del mister è stata il punto focale: una relazione già consolidata, una fiducia reciproca che mi permette di esprimere appieno le mie potenzialità, liberandomi da condizionamenti esterni.

Questo, a mio avviso, è il presupposto fondamentale per qualsiasi atleta che aspiri a raggiungere il massimo del proprio rendimento.
La dirigenza creonese mi ha presentato un progetto ben definito, una visione chiara per il futuro del club che mi ha convinto della serietà delle loro intenzioni.
Le parole dette si sono tradotte in fatti tangibili, come testimonia la costruzione di una rosa di giocatori competitivi, un segnale forte di ambizione e concretezza.

Questo aspetto, spesso trascurato, è un indicatore prezioso della solidità di un’organizzazione.

Il mio percorso in grigiorosso è strettamente legato alla guida esperta di mister Nicola.

La sua capacità di interpretare il gioco e di valorizzare le caratteristiche individuali dei giocatori è un elemento imprescindibile per il nostro successo.

La mia versatilità, maturata in ruoli diversi lungo il fronte offensivo, trova ora una collocazione ideale sulla fascia destra, dove sto lavorando incessantemente per affinare le mie abilità e comprendere appieno le dinamiche tattiche richieste.
Nicola mi esorta a essere protagonista, a lasciare un impatto significativo con ogni azione, a concretizzare l’entusiasmo in risultati.
Questa sfida, lungi dall’essere un peso, è una potente fonte di motivazione.

Un’esperienza particolarmente emozionante è la possibilità di condividere lo spogliatoio con un giocatore di statura mondiale come Jamie Vardy.
La sua presenza è un privilegio, un’occasione unica per apprendere e trarre ispirazione da un campione che ha riscritto le regole del calcio moderno.
La sua umiltà e la sua disponibilità a mettersi al servizio della squadra, nonostante i successi conseguiti, sono un esempio lampante di sportività e leadership.
Nonostante l’entusiasmo e la possibilità di crescita, restiamo con i piedi saldi a terra, consapevoli che l’obiettivo primario è la salvezza.

Guardare oltre, illudersi con traguardi irraggiungibili, sarebbe un errore imperdonabile.

La priorità assoluta è raggiungere la quota salvezza il prima possibile, costruendo una solida base di punti che ci garantisca la tranquillità necessaria per affrontare il resto della stagione.

Solo dopo aver raggiunto questo traguardo potremo legittimamente ambire a qualcosa di più, rimanendo comunque focalizzati sulla concretezza e sull’impegno costante.

L’atteggiamento vincente si costruisce con sacrificio, dedizione e una mentalità orientata al risultato.

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