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Dardust compone l’inno di Milano Cortina 2026: Fantasia Italiana

La Fondazione Milano Cortina 2026 ha scelto Dario Faini, in arte Dardust, per comporre “Fantasia Italiana”, l’inno ufficiale dei prossimi Giochi Olimpici Invernali.
Una decisione significativa che affida a un artista contemporaneo, capace di dialogare con un pubblico globale, il compito di reinterpretare e celebrare l’identità nazionale.

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Dardust, poliedrico musicista e produttore, ha tracciato un percorso artistico di notevole successo, che lo ha visto protagonista in contesti di prestigio internazionale, dall’esibizione al Super Bowl alla partecipazione all’NBA All Star Game, passando per collaborazioni di rilievo con artisti come Stromae, Lana Del Rey e Dua Lipa.
La sua capacità di fondere elementi di pianoforte classico con l’innovazione della musica elettronica, creando atmosfere evocative e inedite, si rivela cruciale per l’impresa di creare un inno olimpico che trascenda la mera celebrazione sportiva.

L’onere di comporre un inno olimpico, come confessa lo stesso Dardust, rappresenta una responsabilità gravissima.

Si tratta di intaccare un patrimonio emotivo condiviso, un simbolo denso di storia e di memorie collettive.
L’approccio dell’artista non è quello di una rivoluzione, ma di un’evoluzione rispettosa: si mira a preservare la potenza originaria del significato olimpico, proiettandola verso il futuro attraverso un linguaggio sonoro contemporaneo e accessibile.
L’aspirazione è quella di lasciare un’impronta duratura, una melodia capace di rievocare, tra anni, l’emozione di una partenza, la gioia di una vittoria, il calore di un applauso collettivo.
“Fantasia Italiana” si configura come un viaggio sonoro attraverso i territori che ospiteranno i Giochi, una trasposizione musicale del paesaggio italiano che spazia dalle dinamiche urbane di Milano all’imponenza delle Alpi.

Non si tratta di una semplice colonna sonora, ma di una vera e propria rapsodia contemporanea, un affresco sonoro che celebra la ricchezza culturale del Paese.
La Fondazione sottolinea come l’opera di Dardust attinga a un immaginario musicale vasto e stratificato, un omaggio a figure chiave della storia della musica italiana e internazionale.

Si percepiscono echi di Ennio Morricone, maestro indiscusso della colonna sonora cinematografica, e di Giorgio Moroder, pioniere della disco music elettronica.

L’ispirazione si arricchisce dei ritmi incalzanti della pizzica salentina, con la sua energia contagiosa, e delle sonorità corali alpine, che evocano un senso di comunità e di tradizione.
Infine, si intravedono le influenze di compositori classici come Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi, figure emblematiche della tradizione operistica italiana, che hanno contribuito a plasmare l’identità musicale del Paese.

Il risultato è un brano complesso e suggestivo, che fonde elementi di diversi generi e stili, creando un’esperienza sonora unica e coinvolgente, capace di rappresentare al meglio lo spirito dei Giochi Olimpici Invernali.

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