lunedì 25 Agosto 2025
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Lazio-Como: Sarri ammette la crisi, Siamo stati scarsi

La disfatta di ieri sera non può essere ridotta a una mera questione di forza fisica; si è trattato di una disparità di approccio strategico, come osservato con lucidità da Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, al termine del match contro il Como.
L’immagine evocata, quella di una squadra che “correndo le gambe” si scontra con un avversario che domina con la palla, restituisce l’essenza di una prestazione al di sotto delle aspettative.
Al di là degli inevitabili errori individuali e delle scelte tattiche che non hanno dato i risultati sperati, l’analisi di Sarri scava più a fondo, evidenziando una frattura concettuale.

Il Como non è stato semplicemente una squadra tecnicamente valida, ma una compagine capace di esprimere un gioco basato su un palleggio fluido e una manovra costruita con precisione.

La constatazione amaramente precisa di Sarri – “non abbiamo fatto niente di quello che avevamo deciso di fare” – rivela una profonda incertezza, un’incapacità di tradurre le intenzioni strategiche in azione concreta.

La dichiarazione successiva, forse la più sconcertante, è la confessione che, rivedendo la partita, la Lazio appare tecnicamente inferiore al Como.
Questa ammissione, che squarcia la narrazione di una momentanea crisi di forma, apre un dibattito cruciale sull’effettiva tenuta tecnica della squadra.

Non si tratta di negare la possibilità di una serata no, ma di interrogarsi sulla reale distanza che separa la Lazio dalle altre realtà del campionato.
Sarri, con la sua consueta franchezza, rifiuta i rifugi nelle scuse superficiali, ribadendo che la squadra deve assumersi le proprie responsabilità.
L’affermazione “siamo questi e dobbiamo andare avanti con questi” non è un atto di rassegnazione, ma un invito alla consapevolezza, un’esortazione a concentrarsi sui propri limiti e a lavorare per superarli.

L’ultima frase, “si può essere anche scarsi, ma non quelli visti oggi”, è una sottolineatura della gravità della prestazione, un riconoscimento del fatto che la sconfitta non è solo il risultato di una mancanza di brillantezza, ma di una carenza di impegno, di coesione e di spirito combattivo.

Si percepisce una profonda delusione, ma anche la volontà di affrontare la situazione con coraggio e determinazione, consapevoli che la strada per la risalita sarà lunga e irta di ostacoli.

La partita con il Como non è solo una sconfitta, ma un campanello d’allarme che richiede una profonda riflessione e un ripensamento delle strategie di gioco e dell’approccio mentale.

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